Tesi sulla sostenibilità del circuito Premiato ’dottore’ in Autodromo

Riconoscimento del Comune al giovane Ludovico Galli, laureato in Ingegneria civile

Premiato dal Comune Ludovico Galli, il giovane di Castiglione dei Pepoli che a luglio si è laureato in Ingegneria civile all’Università di Bologna con una tesi dedicata alla sostenibilità dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Al neo dottore il sindaco Panieri ha consegnato, l’altra sera nella Sala del Gonfalone in Municipio, una pergamena "per il contributo dato a porre le basi del progetto Autodromo sostenibile". Alla cerimonia di consegna hanno partecipato anche le assessore Elena Penazzi (Autodromo) ed Elisa Spada (Ambiente). "Quello di Galli è un lavoro che abbiamo apprezzato molto, perché si inserisce perfettamente in un percorso che ci vede fortemente impegnati insieme a Formula Imola, in raccordo con la Fia, nella direzione di un Autodromo sostenibile – Panieri –. La tesi dimostra, inoltre, quanto l’infrastruttura possa offrire numerosi spunti di ricerca e sviluppo interessanti; a tal proposito ribadiamo la nostra piena disponibilità a proseguire la collaborazione con l’Università, per rendere l’Enzo e Dino Ferrari sempre più ricco di opportunità anche per i giovani".

Dal canto suo, il neo laureato ha ricordato come sia rimasto "subito affascinato" quando gli è stato proposto l’argomento della tesi. "La passione per i motori e la voglia di poter portare il mio contributo ad un ambiente così ricco di storia ed emozionante come quello dell’Autodromo di Imola ha fatto sì che accettassi il progetto senza esitazione – ha aggiunto –. Spero che il mio lavoro possa portare benefici a tutta la comunità".

La tesi è stata sviluppata in collaborazione con il Comune, ente nel quale Galli ha svolto l’attività di tirocinio, e con l’Autodromo. Il progetto ha coinvolto in prima persona il professor Andrea Simone, che da anni si occupa di sostenibilità e all’Alma Mater è direttore del master internazionale di II livello dal titolo ‘Sustainable and integrated mobility in urban regions’. Particolarmente importate è stata la collaborazione con la professoressa Elisabetta Palumbo, ricercatrice dell’Università di Aachen (Germania).