Tozzona, no all’ampliamento Già raccolte trecento firme

L’iniziativa è stata lanciata nei giorni scorsi dal comitato Agorà Montericco per chiedere al Comune di bloccare la costruzione di nuove strutture sportive.

Tozzona, no all’ampliamento  Già raccolte trecento firme

Tozzona, no all’ampliamento Già raccolte trecento firme

di Enrico Agnessi

Si avvicina a quota 300 la raccolta firme lanciata nei giorni scorsi dal comitato Agorà Montericco per chiedere al Comune di bloccare la costruzione di nuove strutture sportive (un ‘pallone’ per il calcio a 5, un campo da padel e un altro da basket) nell’area verde della Tozzona. A ieri sera, la petizione sulla piattaforma Change.org era già stata sottoscritta da oltre 296 persone. In molti hanno lasciato anche un messaggio per motivare il loro diniego al progetto presentato dai vertici del centro sociale del quartiere Pedagna, avallato dalla Giunta e già bocciato dalle forze politiche di opposizione presenti in Consiglio comunale.

"Prima di fare certe scelte vanno ascoltati i cittadini", recita un commento pubblicato online in calce al documento messo a punto da Agorà Montericco, che contesta soprattutto l’arrivo di una nuova tensostruttura. E ancora: "Basta consumo di suolo e strutture energivore"; "L’area verde deve restare pubblica e di libero accesso ai bambini e bambine che vanno a giocare a pallone dopo la scuola"; "Il parco merita di essere conservato quale raro polmone di ossigenazione cittadino"; "È assurdo costruire un altro tendone, sacrificando prato".

In attesa dell’incontro pubblico attraverso il quale mercoledì 6 settembre alle 20.30 proprio al centro sociale La Tozzona il progetto verrà finalmente presentato nel dettaglio ai residenti, la posizione di Agorà Montericco è ormai nota. Il gruppo di cittadini che ha già stoppato il piano per costruire una nuova isola ecologica, e nelle scorse settimane è tornato a far sentire la propria voce in relazione al problema della sicurezza in Pedagna, contesta innanzitutto il mancato confronto con il quartiere.

"Tali interventi edificatori vanno a incidere sensibilmente sulla vita sociale economica e sportiva del quartiere", è il pensiero del comitato. Che aggiunge: "Successivamente a questo intervento edificatorio, si ridurranno sensibilmente gli spazi verdi liberamente fruibili dai cittadini. Saranno costretti a pagare una quota al centro sociale e ad altre associazioni sportive per poter fruire dello stesso posto".

Detto che nei giorni scorsi nell’area verde vicino al centro sociale La Tozzona è spuntato anche uno striscione di protesta ("Il parco dei ragazzi non si tocca"), da registrare come almeno per il momento nel dibattito pubblico manchino voci a sostegno del progetto al di là di quella del sindaco Marco Panieri e della sua Giunta.