Travolto e ucciso al buio da un’auto La vittima non ha ancora un nome

Era privo di documenti e al momento non ci sono riscontri con le denunce di persone scomparse

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Il tonfo sordo, la frenata, il silenzio. Le urla. Terribile lo scenario presentatosi nel buio l’altra sera in via Ladello, nella campagna imolese a poca distanza da Sesto. Il corpo senza vita di un uomo giaceva sull’asfalto. Il conducente dell’auto che lo aveva investito sotto choc faticava ad articolare le parole. La vittima è tuttora senza nome. Non aveva documenti con sé e nessuno, fino a ieri sera, aveva denunciato la scomparsa di qualcuno.

L’incidente mortale è avvenuto sulla stretta via Ladello, una stradina quasi del tutto rettilinea che da Imola corre parallela allo scolo omonimo verso la pianura, ‘perdendosi’ infine nei pressi di Villa Serraglio. L’allarme è scattato intorno alle 21, quando la notte era già calata.

Stando agli accertamenti svolti dai carabinieri del Radiomobile, lo sconosciuto è stato travolto da una Panda guidata da un imolese di 51 che su via Ladello statva procedendo in direzione di Imola. Il pedone stava verosimilmente camminando sul ciglio della strada, a lato della corsia che conduce a Imola, quando è stato investito. Il corpo è stato ‘caricato’ sul cofano della vettura mentre il capo del pedone ha impattato, con esiti devastanti, sul montante del parabrezza dell’utilitaria, finendo poi sbalzato di diversi metri in avanti.

Il conducente della Panda si è fermato, completamente choccato, poi qualcuno ha chiamato i soccorsi. Nel giro di pochi minuti sul posto sono arrivati mezzi e personale del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco. A questi ultimi è spettato il compito di illuminare la scena della sciagura (via Ladello è priva di lampioni). Al medico del 118 non è purtroppo restato altro da fare che constatare il decesso dell’uomo, in attesa del nulla osta alla rimozione del cadavere che in casi come questi deve arrivare dalla Procura della Repubblica.

I carabinieri hanno iniziato immediatamente le indagni per capire chi potesse essere la vittima dell’incidente ma, come accennato, fino a ieri sera senza alcun riscontro. Le condizioni del cadavere erano tra l’altro molto precarie: quasi impossibile raggiungere un’identificazione procedendo con raffronti fotografici. L’impatto contro la vettura è stato, come detto, terribile (anche un’eventuale età è di difficile indicazione). Il comando provinciale invierà a Imola anche gli specialisti della Scientifica per ulteriori, approfonditi accertamenti.

Gli inquirenti hanno iniziato a cercare le denunce relative a persone eventualmente scomparse in provincia, contattando anche i comandi delle province vicine. Il fatto che la vittima – in jeans e maglietta – si stesse spostando a piedi sembra indicare che conoscesse i luoghi e che fosse partito da un posto non lontano per raggiungere una meta ragionevolmente non lontanissima, ma finora le ricerche non hanno dato alcun esito.

I carabinieri svolgeranno accertamenti anche sulla velocità che teneva la vettura e sulle condizioni fisiche del conducente, che in ospedale, dove è stato portato in stato di choc, è stato sottoposto ad esami di carattere tossicologico per capire se stesse guidando sotto l’effetto di alcol o di sostanze psicotrope.

Maurizio Marabini