Trema la Vallata già ferita: "Dopo l’alluvione, le scosse . Sono stati momenti di terrore"

Il sindaco di Castel del Rio, Baldazzi: "A mia memoria uno dei terremoti più forti mai avvertiti qui". Il primo cittadino di Fontanelice Meluzzi è sceso in strada all’alba per monitorare la situazione.

Trema la Vallata già ferita: "Dopo l’alluvione, le scosse . Sono stati momenti di terrore"
Trema la Vallata già ferita: "Dopo l’alluvione, le scosse . Sono stati momenti di terrore"

di Mattia Grandi

Tanta paura in un territorio già segnato dall’alluvione. Ma, per fortuna, non ci sono stati danni a persone, edifici e strutture. Ha tirato un sospiro di sollievo la vallata del Santerno dopo il brusco risveglio all’alba di ieri, dieci minuti dopo le 5, a causa della forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 con epicentro Marradi. Una località che dista meno di 40 chilometri dalla collina imolese, transitando per quella Strada provinciale 33 Casolana ancora, in parte, interdetta al traffico per colpa delle frane cadute dopo il maltempo del maggio scorso. Così il lungo tremolio della terra ha materializzato nuovi spettri alle latitudini valligiane, dove c’è ancora un conto aperto con le bizze della natura.

"A memoria mia, come percezione, è stata una delle scosse più forti avvertite a Castel del Rio negli ultimi anni – racconta il sindaco Alberto Baldazzi –. Forse seconda solo a quella del 2003, quando la potenza del terremoto si concentrò sull’arco appenninico bolognese".

Immediato, da parte dei quattro municipi della zona montana del circondario di Imola, l’avvio dei sopralluoghi per le verifiche delle condizioni statiche delle strutture pubbliche e delle strade interessate dagli smottamenti dei mesi scorsi. Una serie di approfondimenti che non hanno rilevato problematiche, tanto da dare il via con regolarità alle lezioni in classe: "L’adeguamento alle ultime norme sismiche di tutte le nostre scuole è stato il fondamento della strategia amministrativa fin dal 2013 – continua Baldazzi –. Dal rifacimento del plesso delle elementari ai fondi intercettati per l’asilo nido. Stessa cosa per la costruzione dell’edificio che ospiterà le scuole medie. Tali classi, oggi, si trovano al centro di protezione civile e anche qui i locali sono strutturati sismicamente. Un elemento confortante per noi e per le famiglie".

Paura anche per Paolo Franceschi, al timone della Pro Loco Alidosiana: "Un risveglio poco piacevole che ci ha messo addosso una bella ansia – aggiunge –. Gli anziani del paese, però, sostengono che queste scosse riducano gli accumuli di energia nel sottosuolo limitando la possibilità di disastri futuri. Credenza popolare miscelata a saggezza in una valle abituata a convivere con qualche movimento di troppo".

Tutto sotto controllo anche a Casalfiumanese e a Fontanelice con il primo cittadino Gabriele Meluzzi sceso in strada per precauzione e per monitorare in tempo reale il quadro: "Ero sveglio perché avevo già sentito la precedente scossa delle 4.48 (magnitudo 3.3 con epicentro sempre Marradi, ndr) – confida –. Non si registrano criticità e segnalazioni di problemi nelle zone colpite dalle frane dello scorso maggio". L’amministratore ha rassicurato tutti anche sulla presenza di un elicottero dei vigili del fuoco nei cieli fontanesi qualche ora dopo l’accaduto: "Esercitazioni già programmate".

Ma la paura è stata tanta, come racconta Marta Zuffa: "Prima il chiocciare delle galline nel pollaio che parevano impazzite – rivela la donna –, poi quella lunga e potente scossa. Ho scaraventato via le lenzuola e mi sono alzata in piedi per scappare. I cani, però, erano calmi e così mi sono tranquillizzata. Tanti i messaggi di amici e conoscenti arrivati sul telefonino con l’evoluzione delle notizie dell’accaduto".

Ha scelto la strada dell’informazione sui social, invece, l’amministrazione di Borgo Tossignano: "A seguito delle scosse di terremoto, abbiamo riattivato il Coc, ossia il centro di emergenza, presso il municipio – hanno scritto –. Effettuati i sopralluoghi presso gli edifici pubblici e lungo quelle strade già messe a dura prova dalle frane primaverili". Non solo. "Dato il livello di prevenzione sismico raggiunto con gli interventi degli ultimi anni – ha sottolineato la giunta guidata dal sindaco Mauro Ghini –, i locali scolastici sono rimasti aperti e le lezioni proseguite regolarmente per nido, infanzia, primaria e secondaria di primo grado".