Troppi contagi in classe, chiudono le scuole

Quasi lockdown: regole in vigore in tutto il circondario, spostamenti limitati anche all’interno dei comuni. Si salvano asili nido e materne

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Due ore di tiro alla fune tra Regione e Comuni, poi il verdetto: da domani e fino all’11 marzo il circondario diventa zona arancione ‘scuro’. In aggiunta alle limitazioni già in vigore nel resto dell’Emilia-Romagna, chiudono scuole elementari, medie e superiori, ma si salvano nidi e materne. Vietati gli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, a eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (come acquisto di beni) o motivi di salute; consentito, invece, il rientro nel proprio domicilio, abitazione o residenza.

Sport solo in forma individuale e all’aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria vicino casa, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina. Sospese anche le attività culturali e ricreative. Nulla cambia, invece, per i negozi, per i quali rimangono in vigore le disposizioni nazionali per la zona arancione, comprese le attività di servizio alla persona. Previsto l’incremento di tracciamento e screening sulla popolazione.

Un pacchetto di restrizioni che, oltre ai Comuni dell’Ausl imolese, riguarderà anche quelli confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme, in provincia di Ravenna, nel territorio dell’Ausl Romagna. Il tutto nel tentativo di frenare l’ascesa dei contagi che, soprattutto nella fascia 5-19 anni, continuano a salire giorno dopo giorno in maniera inesorabile.

"Un misura complessa, ma necessaria – la definisce il sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario –. Tiene conto di un picco che in questo momento riguarda le fasce più giovani della popolazione e evidenzia il bisogno di ulteriori controlli per piegare la curva. C’è stata grande compattezza da parte dei sindaci e piena condivisione tra tutti gli interlocutori. Abbiamo lavorato intensamente con l’Ausl, negli ultimi giorni, sui numeri. Chiudiamo a malincuore le scuole, ma la crescita esponenziale dei contagi, trainata dalle varianti, non ci lascia altra scelta".

L’ordinanza mette nero su bianco anche alcuni provvedimenti relativi alle attività di sorveglianza e tracciamento, alla luce delle nuove evidenze sulla maggiore trasmissibilità delle nuove varianti. Applicate tutte le nuove misure per rafforzare le attività di ricerca e gestione dei contatti, tra cui l’impiego del test molecolare nella sorveglianza dei contatti stretti e a basso rischio e la chiusura della quarantena a 14 giorni con test molecolare; inoltre, non potrà essere interrotto l’isolamento del caso confermato dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo. Le Ausl di Imola e della Romagna potranno assumere, in accordo con i Comuni, ogni opportuna ulteriore azione ritenuta necessaria, in caso di modifica della situazione epidemiologica.

"Sono le indicazioni medico-scientifiche, l’evoluzione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia attraverso nuove varianti del virus e l’incremento dei casi a dirci che non potevamo fare diversamente, a tutela dei residenti e della collettività – sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini –. Capiamo gli ulteriori disagi per le persone, dopo mesi e mesi già durissimi, ma dobbiamo limitare a tutti i costi la diffusione del contagio, perché non siamo ancora usciti dalla pandemia e non possiamo vanificare gli sforzi fatti sinora".