Troppo rumore in pista Test dell’AlphaTauri, scattano tre multe per Formula Imola

Il paradosso è che il Comune multa se stesso poiché la società è al 100% del Con.Ami, il consorzio la cui maggioranza è pubblica. Gli sforamenti dei limiti sono stati registrati da Arpae a gennaio. .

Troppo rumore in pista  Test dell’AlphaTauri,  scattano tre  multe  per Formula Imola

Troppo rumore in pista Test dell’AlphaTauri, scattano tre multe per Formula Imola

di Enrico Agnessi

Come tempi in gara sono ancora lontane. Ma quanto a decibel prodotti, le AlphaTauri non hanno nulla da invidiare alla Red Bull di Max Verstappen. Se il due volte campione del mondo di Formula 1 aveva infatti scaldato i fonometri dell’Autodromo a fine 2022, sforando il limite consentito in pista, lo stesso hanno fatto quest’anno le monoposto della scuderia faentina.

Il risultato? Il medesimo, dal momento che in entrambi i casi si trattava di giornate non in deroga. Multa della polizia locale a Formula Imola, società di gestione dell’Enzo e Dino Ferrari, che però è come noto totalmente pubblica in quanto partecipata al 100% dal Con.Ami. E il Consorzio, si sa, ha nel Comune il suo socio maggioritario con il 65% delle quote. Per l’ennesima volta, il paradosso da fiera dell’Est è dunque servito: il Municipio sanziona se stesso. Tre multe, da 500 euro ciascuna, per altrettanti superamenti dei decibel consentiti.

A chiedere al Comune di far scattare i provvedimenti è stata, come sempre accade in questi casi, l’Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna. Nel report stilato dalla stessa Arpae, spicca infatti quanto accaduto lo scorso gennaio: martedì 24, mercoledì 25 e giovedì 26 le AlphaTauri di Formula 1 hanno fatto troppo rumore.

Nessuno sforamento invece a febbraio (ma zero attività in pista), mentre mancano ancora i dati di marzo (altro mese in cui però i motori si vedono ben poco lungo i tornanti del circuito). Ad aprile, Formula Imola ha utilizzato ben sette delle 37 giornate in deroga a sua disposizione.

Per quanto riguarda maggio, "risultano numerosi dati invalidati a causa di avverse condizioni meteorologiche, ovvero pioggia eo vento con velocità superiore a 5 metri al secondo", ricostruiscono da Arpae. L’Agenzia fa riferimento, in particolare, ai giorni 2, 10, 14, 16, 17, 19 e 20 maggio.

"Erano previste giornate autorizzate in deroga ai valori limite del Dpr 30401 che, per motivi vari, non si sono potute disputare – ricordano da Arpae anche in riferimento all’annullamento del Gp di F1 –. L’attività motoristica si è svolta pertanto solamente nei giorni 30 e 31 maggio, e non ha determinato superamenti".

Detto che Formula Imola ha deciso si sfruttare le deroghe saltate per le giornate del 29 luglio (concerto), 10-11 agosto (test Lamborghini) e 23-24 ottobre (Formula 3), da notare come, anche a maggio, i fonometri abbiano registrato un alto livello di decibel. Sì perché dopo le ormai celebri cicale, a confondere i rilevatori (in particolare quello di via Lastre) è arrivato la scorsa primavera il Luna park viaggiante sul Lungofiume. Ma lì, come nel caso dei rumorosi insetti estivi, l’Autodromo non può farci nulla.

Venendo infine a giugno, cinque le giornate in deroga utilizzate e nessuno sforamento. Insomma, in attesa di conoscere i dati dell’intero 2023, al momento la situazione è simile a quella di un anno fa: tre sforamenti nella prima metà della stagione; nella seconda arrivò poi quello di Verstappen, al quale se ne aggiunse un altro a ottobre. A Formula Imola il compito di trovare, di qui all’inverno, la giusta combinazione tra attività in pista, deroghe ed esigenze di bilancio.