
A casa della signora è intervenuta la polizia del commissariato di Imola
"Sono un tecnico dei termosifoni e devo effettuare un intervento nella sua abitazione". Con questo biglietto da visita venerdì mattina un uomo si è presentato davanti al portone di una signora di 75 anni residente in via Volta. Lei era appena tornata dalla spesa mattutina al Conad di viale Carducci. Quando era ormai arrivata vicina all’ingresso della sua abitazione l’uomo, capelli corti scuri, leggera barba e di lingua italiana, si è avvicinato e le ha detto che doveva eseguire un intervento "perché c’era stata una perdita nel condominio". La signora, classe 1949, fidandosi del soggetto, gli ha permesso di entrare in casa. A quel punto il malvivente, su cui la polizia del commissariato di Imola sta indagando, ha tirato fuori un arnese elettronico che emetteva suoni, utile a suo dire ad effettuare i controlli nei vari termosifoni in giro per le stanze della casa. La scusa, ripetuta più volte, è stata: "L’apparecchio fa questi rumori perché ci sono metalli vicini. Devono essere messi a tre metri dai termosifoni altrimenti ci possono essere radiazioni che compromettono il mio intervento". La 75enne a quel punto si è ritrovata a togliere dall’armadio dei gioielli in oro, altri monili di valore e circa 200 euro in contanti, mettendo il tutto sul letto. E nel mentre l’uomo invitava la signora ad andare in cucina ad aprire l’acqua del rubinetto per verificare il corretto flusso dell’acqua.
Così il malvivente si è avvicinato al campanello, ha aperto il portone a una seconda persona che subito si è fiondata sul bottino in camera da letto. A quel punto, con la scusa di recarsi in cantina, è scattata la fuga dell’uomo, mentre il collega era già riuscito ad andarsene dall’abitazione. La donna, non ricevendo più risposte e notando che qualcosa non andasse, è tornata in camera e ha visto che i suoi oggetti di valore erano spariti, capendo solo in quel momento di essere stata raggirata e truffata nel giro di una ventina di minuti. I monili d’oro non erano solo suoi, ma anche del marito defunto e del figlio. E oltre ai gioielli e ai soldi in contanti le erano stati rubati anche il libretto postale con le carte di credito e il libretto bancario. Il valore del bottino non è stato quantificato, ma le cifre dovrebbero essere ingenti, di migliaia e migliaia di euro.
La donna, scossa e in lacrime, ha chiamato subito la polizia che si è recata sul posto con una volante. Poi, la 75enne ha telefonato il figlio e due nipoti. Tranquillizzata, ha raccontato quanto le era successo. A quel punto ha bloccato i conti correnti e le carte. Poi è scattata la denuncia contro ignoti. Ora al vaglio della polizia ci sono le telecamere della zona, anche se nei pressi dell’abitazione non ci sarebbero sistemi di videosorveglianza utili all’indagine.