Turisti in calo a Imola, è polemica: Penazzi: “Dati incompleti”. Lega e FdI: “Strategie da ripensare”

L’assessora boccia i numeri diffusi dalla Regione: "Le nostre verifiche parlano di un andamento diverso. Molte strutture ricettive non hanno ancora trasmesso i loro report sull’occupazione delle camere"

Turismo in calo? Scatta la polemica. Nella foto l’assessora comunale al Turismo, Elena Penazzi

Turismo in calo? Scatta la polemica. Nella foto l’assessora comunale al Turismo, Elena Penazzi

Imola, 8 agosto 2024 – I dati sulle presenze turistiche diffusi in questi giorni dalla Regione, che dopo il calo di maggio certificano per le strutture ricettive imolesi una flessione anche nel mese di giugno, non convincono il Comune.

Il quadro che emerge dalle tabelle pubblicate sul sito Internet di viale Aldo Moro (-7,6% di presenze a giugno 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con diminuzione dei pernottamenti del 14% sempre a giugno e flessione anche nell’intero semestre) è "provvisorio e non rispecchia appieno l’effettivo andamento", avverte l’assessora al Turismo, Elena Penazzi. E aggiunge: "Svolgendo approfondimenti e verifiche interne e con chi di competenza a livello regionale, abbiamo rilevato come numerose strutture ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere non abbiano ancora trasmesso i dati di occupazione agli uffici regionali competenti. Al momento il risultato complessivo del nostro territorio risulta incompleto".

Proprio in questi giorni, alla luce di tale anomalia, "stiamo procedendo a contattare tutte le realtà del territorio a effettuare questa comunicazione", prosegue Penazzi, che dice di restare in attesa anche del dato semestrale sulla tassa di soggiorno per "poter fare una analisi completa".

Al di là delle eventuali incongruenze, "crediamo comunque che sia necessario continuare a lavorare sulla destagionalizzazione dei flussi – spiega ancora l’assessora al Turismo –, non puntando solo sui grandi eventi, che sappiamo portare risultati molto positivi, come rilevato già dal record di presenze in Autodromo (350mila, ndr) nei primi sei mesi dell’anno".

Nelle parole di Penazzi, l’attrattività di Imola e del suo circondario "è fatta anche di cultura, enogastronomia e turismo outdoor: puntiamo quindi sulla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso nuovi percorsi e proposte – conclude la titolare del Turismo –, ma anche sul cicloturismo e sui percorsi trekking soprattutto in forza dell’inserimento della Vena del Gesso nel Patrimonio Unesco".

Nel frattempo , i dati sulle presenze nelle strutture ricettive cittadine accendono il dibattito politico.

"I numeri indicano chiaramente che è il momento di ripensare le nostre strategie turistiche", avverte Daniele Marchetti, consigliere comunale e regionale della Lega. "Non possiamo continuare a puntare solo sull’autodromo – aggiunge l’esponente del Carroccio –. È certamente un grande richiamo per i visitatori, ma dobbiamo essere in grado di trasformare questa affluenza in un valore reale per tutta la città".

Un dato significativo, secondo Marchetti, è che confrontando maggio 2024 con maggio 2023, nonostante quest’anno si sia tenuto il Gran premio di Formula 1 annullato lo scorso anno causa alluvione, i dati registrano un calo.

"Il motivo è che le strutture ricettive di Imola sono già al completo solo con il personale legato al Gran premio – conclude il leghista –, il che limita la possibilità di una vera crescita nelle presenze turistiche".

Critico sul tema anche il consigliere comunale Simone Carapia (Fratelli d’Italia), che parla di "dati molto negativi, quasi impietosi. È la stagione peggiore di sempre – prosegue il meloniano –. E si evidenzia il fallimento delle pseudo-politiche turistiche dell’amministrazione Panieri. Un modello di promozione del tutto superato e riproposto in automatico da sempre".