Ufficio postale, Tonelli scrive al ministero

Il deputato leghista preoccupato: "Riportare il personale ai numeri pre Covid". Ma gli sportelli, dopo l’assalto esplosivo, restano chiusi

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Porta la firma di Gianni Tonelli, deputato in quota Lega e capogruppo del partito del Carroccio tra i banchi del consiglio comunale di Castel Guelfo, l’interrogazione a risposta scritta sottoposta al ministero dello sviluppo economico sul servizio dell’ufficio postale del paese. Spazi peraltro ora inagibili, con l’operatività decentrata verso Sesto Imolese, a causa degli ingenti danni causati dall’assalto esplosivo allo sportello Postamat della struttura di piazzale Alighieri qualche settimana fa. Una criticità che sta sollevando più di un interrogativo tra i cittadini su quelle che saranno le reali tempistiche di recupero degli spazi e del ripristino dell’ordinaria attività. "A seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 la riduzione degli orari di apertura degli uffici postali ha causato gravi problemi all’utenza – scrive nel documento inviato al dicastero l’onorevole Tonelli –. Passato il periodo più delicato, differentemente da quanto auspicato, il personale all’interno delle Poste Italiane di Castel Guelfo di Bologna, sempre caratterizzato dalla presenza di almeno due addetti, è passato ad un solo addetto che si deve occupare di ogni aspetto dell’attività". E ancora: "Il calo di personale ha suscitato notevoli malumori nei cittadini per via dei tempi di attesa notevolmente dilatati e inaccettabili – continua –. Si tratta di un’organizzazione definita a livello centrale che non tiene conto delle caratteristiche territoriali ed orografiche del territorio. I servizi di prossimità, quali uffici postali, rappresentano un aspetto fondamentale per la qualità della vita nelle comunità locali poiché svolgono anche una funzione di presidio – conclude l’interrogazione –. Chiedo di conoscere quali iniziative il ministro intenda assumere".

Ma i quesiti di Tonelli hanno preso anche la via della sede romana di Poste. "Dalla direzione ho ottenuto importanti rassicurazioni sull’avvio di un ragionamento legato al rispristino della presenza di due addetti nell’ufficio di Castel Guelfo – svela il deputato leghista –. L’attuale inagibilità della struttura? E’ la conseguenza diretta, e sotto gli occhi di tutti, delle lacune legate al tema della sicurezza nel nostro territorio". Non solo. "L’ho ribadito più volte – chiosa –. Basterebbero piccoli investimenti, sottratti a quell’avanzo di bilancio enorme presente nelle casse del municipio, per riportare gli organici della Polizia locale ai parametri previsti dalla legge regionale". Intanto si aggiunge la preoccupazione dei cittadini: "Non vediamo operai al lavoro per ripristinare gli sportelli. Di questo passo i tempi di ristrutturazione si annunciano biblici. Servirebbe almeno un Postamat di nuova generazione per svolgere buona parte delle operazioni", chiedono in molti.

Mattia Grandi