Compie un altro piccolo passo, almeno sulla carta, la ricostruzione della ciclovia del Santerno distrutta dall’alluvione di maggio 2023. Dopo aver appaltato, a inizio estate, il servizio di progettazione per la messa in sicurezza e il ripristino dell’asse di collegamento tra Mordano e Castel del Rio attraversando Imola e la Vallata, ora il Circondario ha affidato a Cims i lavori di "contenimento della vegetazione" necessari per portare avanti "attività di rilievo" funzionali appunto a rendere di nuovo operativa la struttura inaugurata a luglio di due anni fa.
Si tratta di un intervento di modesta entità, ma che tuttavia è fondamentale per attuare il piano di rilancio che, secondo la tabella di marcia stilata nelle scorse settimane dalla Giunta dei dieci Comuni, dovrà essere pronto entro la fine del 2024. Della parte architettonica si occuperà lo studio associato Rb di Bologna, al quale andranno 150 mila euro. Quella strutturale e geologica è affidata, invece, per 135mila euro, alla faentina Enser, che nei mesi scorsi ha elaborato anche uno studio di fattibilità delle alternative progettuali per il completamento della Bretella e sta lavorando anche al piano di rifacimento del muro perimetrale dell’Autodromo (danneggiato pure quello dall’alluvione).
I lavori lungo i 44 chilometri che vanno da Mordano a Castel del Rio sono stati finanziati, nei mesi scorsi, dal commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione, Francesco Paolo Figliuolo, che ha individuato come soggetto attuatore dell’intervento il Circondario. Il generale Figliuolo ha già stanziato due milioni di euro (500mila euro in meno di quanto è costata l’opera nella sua interezza) ma, come ricordano dall’ente di via Boccaccio, "è in corso una procedura a livello nazionale volta a valutare il finanziamento Pnrr" tanto per la ciclovia del Santerno quanto per altre opere pubbliche come per esempio il nuovo ponte della Tosa a Imola.
"Durante gli eventi di maggio 2023 il percorso ha subito numerosi danni, in larga parte derivante dalla piena del Santerno, e in parti a causa degli eventi franosi che hanno interessato su vasta scala il territorio collinare – ricordano dal Circondario in riferimento alla ciclovia –. Tali danni hanno compromesso la continuità del tracciato e la possibilità di usufruire in sicurezza dell’opera da parte della cittadinanza. Su ampi tratti sono tutt’ora vigenti ordinanze di chiusura al transito pedonale e ciclabile".
L’obiettivo indicato dal sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario, è quello di affidare i lavori all’inizio del prossimo anno per poi inaugurare l’opera a settembre 2025. Su quest’ultima scadenza si è però mostrato piuttosto scettico il gruppo di Fratelli d’Italia.
e.a.