Una speranza e un impegno per il 2022

Valerio

Baroncini

Lo guardo è al 2022, anche se tutti sappiamo che sarà con ogni probabilità una gara durissima. Una gara meno scombinata (forse) dal Covid e dove in campo ci saranno milioni di dollari e sponsorizzazioni importanti. Ma per il Gp di Imola non è finita con il 2021: la presenza di Stefano Domenicali, imolese doc, nel board una volta occupato dal mefistofelico Bernie Ecclestone è senza dubbio un aiuto. Questo bis iridato deve essere il trampolino di lancio per la terza volta consecutiva del Gp sul Santerno. L’autodromo, poi, ha tutto l’interesse a riottenere eventi come la Superbike o il Motocross: se il 2022 sarà l’anno della svolta, con il ritorno anche dei grandi concerti, beh, allora la F1 non può essere solo un ricordo. Lo merita anche la città, lo merita il tessuto economico, lo meritano i cittadini e gli appassionati per cui questi due Gp 20-21 sono stati più un gran bel messaggio audio (rombi e sgasate, sì, ma invisibili se non grazie ai loro decibel portati in città dal vento) che una vera e propria esperienza. E’ l’esperienza quella che vogliamo vivere appieno.