Vaccino Johnson & Johnson: stoppate 500 dosi destinate a Imola

L’Ausl aspettava la consegna dei vaccini per fronteggiare le poche riserve. "Possibile rinvio dei richiami"

il dg dell’Ausl, Andrea Rossi, il governatore Bonaccini e il sindaco  Fausto Tinti

il dg dell’Ausl, Andrea Rossi, il governatore Bonaccini e il sindaco Fausto Tinti

Imola (Bologna), 14 aprile 2021 - Sono 500 le dosi di vaccino Johnson & Johnson attese a Imola nei prossimi giorni, ma che da ieri restano ‘stoccate’ vicino Roma in attesa delle verifiche sui rari eventi avversi segnalati negli Stati Uniti. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, dopo l’ordinanza del generale Figliuolo è stata messa in standby la vaccinazione del personale della protezione civile (andrà in coda agli over 60), mentre operatori scolastici e forze dell’ordine sono stati in grandissima parte già vaccinati nel circondario con il siero anglo-svedese.

Dal 20 aprile, quando è previsto l’esaurimento delle scorte di Pfizer, "se non arrivano dosi in aumento rispetto a quelle che sappiamo ci saranno consegnate (meno del previsto) potrebbe essere necessario il rinvio delle seconde dosi", avvertono dall’Ausl. In questo senso, l’Azienda sanitaria ricorda tuttavia come l’Aifa abbia definito che "l’intervallo tra prima e seconda dose possa essere allungato senza conseguenze fino a un massimo di 42 giorni". Per il resto, per quanto riguarda le prime dosi agli over 80 si arrivati a una copertura da immunità di gregge, mentre per i gravemente vulnerabili e disabili si è arrivati al 30% e si conta di finire entro aprile. Da qui alla fine della settimana è previsto invece di completare la fascia 75-79. Quella che arriva fino ai 70 anni è invece in prenotazione da un paio di giorni (fissato oltre il 50% degli appuntamenti entro il 15 maggio). A breve attese anche indicazioni sulla vaccinazione dei caregiver. Nel frattempo, sono 29.569 le somministrazioni effettuate nel circondario, di cui 20.373 prime dosi e 9.196 richiami. Se si considerano anche le inoculazioni dei medici di famiglia al personale scolastico, siamo oltre quota 32mila. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha fatto visita ieri mattina al nuovo hub vaccinale allestito negli spazi del centro congressi ‘Artemide- Hotel Castello’ di Castel San Pietro Terme messi a disposizione gratuitamente dai proprietari, la famiglia Tosoni. "La campagna vaccinale procede secondo la tabella di marcia prefissata, sulla base delle dosi disponibili", sottolinea Bonaccini. "Siamo organizzativamente pronti ad arrivare alle 1.200-1.500 vaccinazioni al giorno – ribadisce Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl –. Questo centro potrebbe da solo farne almeno 500, ma crediamo molto anche nella prossimità e sappiamo che i nostri medici di famiglia sono pronti a vaccinare non appena potremmo fornire loro dosi di vaccino sufficienti, arrivando così a coprire in modo capillare tutto il territorio".

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