Imola, auto di una disabile presa di mira dai vandali

Gomme tagliate cinque volte in un mese tra via Boccaccio e via Francucci. Indaga la Municipale

Migration

Imola, 25 maggio 2019–Un nuovo figuro si aggira sulle strade di Imola: è il killer dello pneumatico. Un personaggio misterioso, non ancora identificato, che colpisce alla luce del giorno e fugge. A peggiorare la sua posizione vi è un elemento non trascurabile: si accanisce contro le autovetture dei disabili che parcheggiano in determinati stalli. Si tratta, esattamente, dei due posteggi riservati agli invalidi posizionati tra via Boccaccio e via Francucci, nei pressi della sede del Nuovo Circondario Imolese.

A denunciare la situazione, diventata ormai insostenibile, è Christian Riviello, un professionista imolese che da circa un mese si è trovato a dover utilizzare tali parcheggi a causa di un’improvvisa malattia che ha colpito una sua familiare. Il modus operandi del killer dello pneumatico è subdolo e mai plateale. Le gomme oggetto di vandalismo, infatti, non sono squarciate o danneggiate vistosamente, ma vengono bucate con un attrezzo sottilissimo che pratica un foro minuscolo e invisibile, ma micidiale.

«In un mese hanno forato gli pneumatici dell’auto dei miei genitori per ben cinque volte – racconta al nostro giornale Christian Riviello – e l’altro ieri è successo due volte nella stessa giornata, prima al mattino e poi, dopo l’immediata riparazione, nel tardo pomeriggio. Non ne possiamo più, anche perché ogni riparazione ci costa 40 euro a pneumatico; senza contare la fatica di dover montare e smontare la ruota, e il tempo per andare e tornare dal gommista».

A quanto pare l’incresciosa situazione non è affatto nuova, poiché già in passato gli abitanti della zona si erano trovati nel mirino del misterioso killer, tanto da rinunciare all’uso di quei parcheggi pur di non incorrere nel danneggiamento.

Del caso si sta occupando la Polizia municipale, dopo la denuncia sporta dalla famiglia Riviello. Al momento sul posto non vi sono telecamere installate che possano consentire agli inquirenti d’identificare il colpevole, ma si sta lavorando per trovare una soluzione. «Forse qualcuno pensa di essere l’unico a poter usufruire di quei posti – aggiunge Riviello – perché non riusciamo a spiegarci il perché di un gesto del genere. Speriamo che questo articolo attiri l’attenzione di chi possa avere visto qualcosa di strano succedere attorno a una Fiat Punto grigia parcheggiata nella zona indicata, ed eventualmente invitiamo il testimone a rivolgersi al sottoscritto o al comando della Polizia municipale che sta seguendo la questione».