Variante indiana: "A Medicina, piove sul bagnato"

Il sindaco Montanari rassicura: "Pare non si sia diffusa in paese, nessuna misura particolare. E il paziente è in via di guarigione"

Il sindaco di Medicina, Matteo Montanari

Il sindaco di Medicina, Matteo Montanari

Medicina, 22 maggio 2021 - La variante indiana fa paura a Medicina, e fra gli abitanti l’opinione più diffusa è che la sfortuna si sia abbattuta sul paese della Bassa. L’altro filo conduttore che emerge nella cittadina però è che tra anziani e giovani, per quanto riguarda la diffusione del contagio, si è creata una vera e propria spaccatura. I primi danno infatti la colpa ai ragazzi, poco rispettosi delle regole e portati ad aggregarsi nei parchi; i secondi, invece, puntano l’indice sui gruppetti di over 65 che si raggruppano soprattutto sulle panchine vicine a piazza Garibaldi.

L'ultimo bollettino Covid L’altra ipotesi preponderante sostenuta dagli abitanti e dal sindaco Matteo Montanari è che Medicina sia il territorio con il contagio più alto rispetto al resto del Circondario imolese, perché risente dell’influenza bolognese, dove i numeri sono più elevati. Nonostante la notizia del primo caso di variante indiana riscontrato a Medicina, per ora nel cuore della cittadina non è cambiato nulla: la gente continua ad andare al bar o dal barbiere, ma sempre attenta a mantenere le distanze e a usare la mascherina.

Il parrucchiere storico di Medicina Giorgio Musa sottolinea che "il giovane affetto dalla variante indiana lavora a Budrio e potrebbe aver contratto il Covid sul posto di lavoro. Per quanto riguarda il contagio alto rispetto agli altri Comuni del Circondario, ritengo che la causa siano soprattutto i giovani che si aggregano e non portano la mascherina. Nei negozi, invece, le misure di sicurezza sono rispettate in modo rigoroso. Noi tra un cliente e l’altro manteniamo cinque metri di distanza". Olfa Ben Dhiab, titolare del Plaza Café, è affacciata sulla principale: "A Medicina c’è un movimento continuo e arriva di tutto. I contagi, però, non dipendono dai giovani, ma dagli anziani che ogni giorno si concentrano sulle panchine". Roland Balla ha un’altra teoria: "Ci sono tanti stranieri qui ed è più facile che arrivino le varianti come quella indiana. I contagi dipendono dal fatto che molti non rispettano le regole". Benedetto Filippone punta l’indice sui giovani: "Non sono tutti così, ma molti girano senza mascherina e si raggruppano nei parchi anche a notte fonda. Pensano sia finita la pandemia". Elio Biavati rispedisce al mittente le accuse nei confronti degli anziani: "Anch’io faccio parte del gruppo delle panchine, ma abbiamo tutti la mascherina e siamo ormai vaccinati. Sono piuttosto i giovani a non rispettare le regole. Se poi li inviti a fare attenzione, ti rispondono male". Il sindaco Matteo Montanari, alla notizia del caso della variante indiana, reagisce citando un vecchio adagio: "Piove sempre sul bagnato". E aggiunge: "Mi sono confrontato con l’esperto del laboratorio Ausl Vittorio Sambri, referente sul tema delle varianti. Mi ha spiegato che rispetto a quella inglese non cambia molto. Comunque il paziente contagiato ha circa 30 anni e lavora fuori dal nostro comune. Il suo contagio risale a circa tre settimane fa, ora sta bene e va verso la ‘negatività’. L’Ausl ha analizzato i parenti stretti e i suoi colleghi di lavoro: per ora sembrerebbe che la variante non si sia diffusa a Medicina. Non dobbiamo quindi mettere in atto particolari accorgimenti, come amministrazione. I contagi più alti qui da noi? Risentiamo dall’influenza bolognese, ma i numeri sono contenuti".