Imola, 12 novembre 2023 – La Prefettura bacchetta la Polizia locale sull’impiego (contestatissimo dagli automobilisti) delle vetture civetta a presidio dei velox arancioni lungo la Bretella e le vie Lughese e Montanara. Palazzo Caprara ha scritto infatti a Comune e Circondario per ribadire la "necessità che i controlli siano effettuati in totale adesione alla normativa di riferimento". In pratica, la postazione "deve essere resa visibile grazie alla presenza di personale in uniforme o ricorrendo, ove possibile, all’impiego di autoveicoli di servizio con colori istituzionali – ricordano dalla Prefettura citando la direttiva Minniti del 2017 –. Nel caso in cui si utilizzasse un veicolo di serie nella disponibilità dell’Amministrazione, la visibilità deve comunque essere garantita con la collocazione sul veicolo, o in corrispondenza di esso, di un segnale, come previsto per le postazioni di rilevamento a distanza".
Va detto che, dopo le furiose polemiche estive sfociate in chissà quanti ricorsi che a questo punto hanno ottime possibilità di essere accolti, la presenza di auto civetta a monitorare il funzionamento dei velox arancioni (presenza necessaria affinché gli occhi elettronici che di solito restano spenti vengano effettivamente accesi e dunque inizio a multare chi va troppo veloce) è drasticamente calata. Di sicuro però il richiamo della Prefettura, che si è mossa sulla base della segnalazione di un agente della Polizia stradale del commissariato di via Mazzini, soddisfa il consigliere comunale della Lega, Simone Carapia. Già a inizio agosto, infatti, l’esponente di opposizione aveva sollevato dubbi sulla legittimità dell’operato della polizia locale (difeso invece dal comandante Daniele Brighi) in materia di controllo dei velox.
“La cosa grave è che ci è voluto un altro organo di polizia che scrivesse in Prefettura per ‘ordinare’ di fare le cose secondo norma – protesta Carapia –. A questo punto, c’è da chiedersi quanti altri servizi sono fatti non rispettando le norme e i regolamenti, visto il modus operandi". E ancora: "Come può mantenere il posto il comandante della Polizia locale?", si domanda il leghista. Che conclude: "È stata ingannata la cittadinanza, mettendo le mani direttamente nelle tasche delle famiglie. E questo è di una gravità inaudita. Se l’efficienza del servizio di Polizia locale è lo specchio dell’amministrazione che governa Comune e Circondario, allora la cosa è veramente preoccupante. A questo punto dovrebbero archiviare tutti i verbali in autotutela: sbagliare è umano, ma qui si persevera da anni e chi governa la città è complice perché nasconde la testa sotto la sabbia".