di Marco Signorini
Un ’avvio di mattinata’ movimentato tra città e circondario. Un assaggio di autunno durato poco più di un’ora con il sole che è poi tornato a splendere su tutto il territorio, seppur con temperature un po’ più ’normali’ rispetto ai giorni precedenti, in particolar modo nelle ore serali. Ma, se qualche lettore si sentisse autorizzato a pensare a quella tanto auspicata svolta autunnale, a gettare ’acqua sul fuoco’ (anche se di precipitazioni se ne vedono ben poche), ci pensa il climatologo Fausto Ravaldi.
Professor Ravaldi, un breve antipasto di stagione fredda dunque... Cosa ha provocato la breve bufera che ha sferzato il territorio?
"Un rapido passaggio perturbato proveniente da nord-ovest che ha provocato un improvviso calo delle temperature. Siamo infatti passati dai 18,4 gradi registrati dalla stazione climatica dello Scarabelli attorno alle 7 di mattina ai 13,5 delle 8.30. Un brusco calo di 5 gradi in circa un’ora".
Qual è la velocità massima raggiunta dal vento?
"L’intensità più alta è stata registrata a Sesto Imolese dove la raffica più forte ha raggiunto i 35 chilometri orari. Allo Scarabelli, invece, ci si è fermati a 25. Velocità ancora più ridotta a Montecatone dove il vento non ha superato i 18 chilometri all’ora".
Cosa ci attende nei prossimi giorni?
"Fino alla mattinata odierna non si esclude ancora qualche debole pioggia a macchia di leopardo. Poi, da domenica, l’anticiclone tornerà a riprendere forza, inizialmente con temperature più frizzanti soprattutto nelle ore serale e a inizio mattina".
C’è traccia del vero autunno?
"Purtroppo no, ma almeno una buona notizia c’è".
Quale?
"Le correnti, seppur con minore intensità, continueranno a scorrere da nord ovest per qualche giorno contribuendo a mantenere a livelli accettabili il livello dello smog".
Ma delle piogge vere non c’è nemmeno l’ombra?
"Niente da fare. Tra l’altra notte e ieri mattina sono caduti circa 10 millimetri di pioggia, per un totale che, da inizio anno, sale a 370. Cifra ben lontani 783 che dovremmo raggiungere entro fine dicembre per restare in media. E a soffrire, soprattutto, sono le falde".