Nuovo vescovo Imola, grande cerimonia popolare per Giovanni Mosciatti

Un abbraccio colmo di affetto di migliaia di fedeli in Cattedrale per il 'presule rock'

Il vescovo Mosciatti in duomo

Il vescovo Mosciatti in duomo

Imola, 13 luglio 2019 - Grande festa popolare questo pomeriggio della comunità di Imola per il neo vescovo Giovanni Mosciatti, subito ribattezzato presule rock per la sua grande passione per la musica, dalla tromba alla chitarra. Un abbraccio colmo di affetto al 61enne presule nativo di Matelica e fabrianese di adozione a cui hanno partecipato non solo le migliaia di fedeli del posto, ma anche almeno 400 persone provenienti dall'entroterra locale con cinque pullman e diverse auto partite del territorio per raggiungere la città emiliana. Quattrocento anche le magliette fatte stampare dalla band fabrianese 'Turno di guardia', fondata proprio da Don Giovanni.

"La nostra Eccellenza", la scritta che campeggia sulle t-shirt celebrative dei tanti amici di Fabriano e dintorni con il volto sorridente del sacerdote, nel giorno della sua investitura a guida spirituale di Imola formalizzata in una Cattedrale gremita. Emozione e perfino commozione negli occhi dei fedeli per il primo giorno da vescovo di un vero prete di strada, amatissimo dai suoi studenti del liceo Scientifico Volterra di Fabriano, come pure dai parrocchiani di San Facondino di Sassoferrato e da chi negli anni scorsi ha frequentato la chiesa dei giovani di San Filippo di cui per alcuni anni Don Giovanni è stato il coordinatore.

L'investitura di Mosciatti in un duomo gremito

Prima le lacrime di gioia di tanti fedeli della Diocesi fabrianesi in trasferta nel vedere Don Giovanni nell'inedita veste di Monsignore con il suo primo discorso pronunciato sulla scalinata di accesso al Duomo davanti a sindaci e rappresentanti istituzionali di Imola e dintorni, poi la 'fase due' della festa al vicino Castello Sforzesco andata avanti fino a tarda ora. È stato proprio il vescovo-musicista a curare in prima persona l'organizzazione del segmento più ludico da lui fortemente voluto con l'esordio del vero e proprio concerto affidato a due band del territorio imolese, per poi fare spazio proprio al gruppo fabrianese 'Turno di guardia' consentendo così a Don Giovanni di tornare in versione trombettista.

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"E' stato proprio lui - ricorda Paolo Lepri, uno dei componenti della band - a creare il gruppo, trasmettendo la grande passione per la musica ad alcuni suoi alunni di scuola. Tutto è cominciato nel 1992 con quella sua intuizione, dando vita alla band di cui, assieme al fratello batterista Mauro, è sempre stato uno dei principali riferimenti, non sono in qualità di performer, visto che ha sscritto il testo di uno dei brani più significativi del nostro repertorio, ovvero 'Il blues del giovane ricco'".