"Vessate e umiliate in palestra" Ginnaste denunciano l’allenatrice

Quattro ragazze, che hanno da 11 a 33 anni, si sono rivolte alla Procura: "Schiaffi, pizzicotti e insulti". La loro istruttrice, 58 anni, è indagata per maltrattamenti e stalking. Il legale: "Estranea alle accuse" .

"Vessate e umiliate  in palestra"  Ginnaste denunciano l’allenatrice

"Vessate e umiliate in palestra" Ginnaste denunciano l’allenatrice

Un’indagine per maltrattamenti e stalking. È quella che sta portando avanti la Procura di Bologna, con il pm Augusto Borghini, nei confronti di un’insegnante di ginnastica artistica di Imola di 58 anni. Un fascicolo aperto a seguito della denuncia di quattro ragazze, iscritte nella stessa palestra imolese, che negli scorsi anni (non tutte nello stesso periodo) avrebbero subito vessazioni dall’allenatrice.

Secondo quanto riporta Repubblica, sul caso si è attivata anche la Procura federale, che ha sentito alcuni testimoni, tra cui le presunte vittime e altre ex compagne che avrebbero assistito agli abusi verbali e fisici. In particolare, le ragazze imolesi che hanno sporto denuncia, assistite dagli avvocati Fabio Iudica e Patrizia Pancanti del foro di Milano, messi a disposizione dall’associazione ChangeTheGame cui le giovani si sono rivolte, sono quattro, di 11, 20, 24 e 33 anni. La più piccolina si sarebbe allenata con l’insegnante solo nel 2018 e avrebbe subito i maltrattamenti quindi ad appena sei anni; le altre invece hanno raccontato di vessazioni ben più prolungate nel tempo, in un caso addirittura durate oltre dieci anni. Tutte sono state sentite dal pm Augusto Borghini. Si è invece avvalso della facoltà di non rilasciare dichiarazioni sulla consorte il marito dell’allenatrice, co-istruttore nella medesima palestra, che sarebbe stato presente a tutti gli allenamenti e avrebbe perciò assistito ai comportamenti aggressivi della moglie nei confronti delle ragazze, senza prendervi parte, ma senza neppure opporvisi.

Atteggiamenti che si sarebbero concretizzati in "schiaffi, pizzicotti, umiliazioni" e maltrattamenti sia fisici, sia verbali. In alcune occasioni le ragazze sarebbero state prese a bacchettate in testa, costrette ad allenarsi nonostante problemi fisici, una avrebbe ricevuto "uno schiaffo così forte da lasciare l’impronta sulle pelle". Gli atti persecutori sarebbero contestati da tre sportive su quattro (cioè tutte tranne la minorenne). Una delle parti offese, dopo il percorso con l’istruttrice, fu costretta a rivolgersi a uno psicologo. Non emergerebbero però a oggi traumi fisici o disturbi provocati alle ragazze tali da portare alla contestazione del reato di lesioni.

L’istruttrice verrà sentita a breve dalla Procura, anche se l’avviso di comparizione non le è stato ancora consegnato: "Confidiamo che venga tutto archiviato – così il suo avvocato, Carlo Machirelli –. La mia assistita ha un’esperienza pluridecennale e siamo certi della sua assoluta estraneità alle accuse".