
Lella Farolfi si gode la meritata pensione dopo decenni di lavoro
Un foglietto attaccato alla vetrina di una struttura vuota e spenta, con le firme delle commesse e tanti cuoricini per ringraziare chi, nel corso degli anni, ha frequentato il negozio. Questo è ciò che rimane di ’Antonello Serio’, sotto l’orologio, una delle tante attività che, negli ultimi mesi, ha abbassato la serranda nel centro di Imola. Nonostante la zona sia rifiorita dal punto di vista ristorativo, complici l’apertura di Caridi nell’ex bar Bacchilega sotto l’orologio e Controcorrente e Semplice, su piazza Matteotti, per le attività alla vendita non si può dire la stessa cosa. Sotto i portici dalla Fondazione Cassa di Risparmio, con le vetrine che affacciano su Piazza Matteotti, altrettanti negozi si preparano ad essere svuotati. Per Spazio Matteotti, ad esempio, però, si tratta solo di un trasferimento. "Abbiamo deciso così dopo una serie di avvenimenti che ci hanno spinto a dover effettuare un cambiamento, senza però nessuna motivazione davvero precisa" specificano i titolari mentre si chiudono la porta dell’ex negozio di spalle, ad oggi localizzato in via Emilia. Non si può dire uguale di "Tappezzeria Nuova Negrini", all’angolo di via Aldrovandi, dove l’assenza di un cartello di avvertimento fa presumere una chiusura definitiva senza cambiamenti e senza sapere se quello spazio vuoto potrà essere riempito da qualcun altro. Anche "News Calzature" ha chiuso definitivamente i battenti a fine maggio. "Ho chiuso con gioia, perché sono andata in pensione – racconta Lella Farolfi, la titolare dell’attività –. Ho deciso di cambiare vita. Ma sono felice, perché per me è la chiusura di un capitolo che è stato davvero bello, con i suoi alti e i suoi bassi. Essere stata sulla piazza per così tanto tempo è stato bello, ma adesso è il momento di salutare tutti e concedersi il meritato riposo". Anche nei locali dove si affacciava Benetton, in piazza Gramsci, non ci sono ’segni di vita’. "Gli affitti sono sicuramente molto alti e ciò non è di aiuto, ma credo che gli acquisti online facciano perdere potere a tanti negozi. Servirebbe una soluzione", sottolinea Michele Baccolini. Per Chiara Cocchi, titolare da ormai un anno di ColeiStore in, piazza della Conciliazione, però, la questione anche un’altra. "Credo che ciò che spinge molti a desistere sia la scarsa presenza di cittadini in centro, al di là delle iniziative che vengono organizzate – dice infatti la giovane imprenditrice –. La mia attività ’funziona’ perché mi sono creata una clientela fidelizzata, ma una mancata frequentazione del cuore della città non aiuta a tenere in vita le attività locali".