Imola, via Punta, il Comune lancia l’operazione sicurezza

Successo per la raccolta firme dei residenti già arrivata a quota 140. Ecco cosa ha in mente l'amministrazione

Via Punta è stata spesso teatro di brutti incidenti

Via Punta è stata spesso teatro di brutti incidenti

Imola, 19 novembre 2018 - Ha già sortito un buon effetto la petizione firmata da 140 residenti per chiedere al Comune di adottare misure adeguate per ridurre la velocità dei veicoli che transitano su via Punta. All’indomani infatti della presentazione del documento in Comune, l’amministrazione comunale attraverso Area Blu ha disposto l’installazione di uno speciale apparecchio all’apparenza innocuo, ma capace di immagazzinare nella propria memoria una settimana di traffico.

Si tratta di un dispositivo in grado di registrare il passaggio di ogni tipo di mezzo, dalle moto agli autocarri, di individuare la velocità dei medesimi e di fissare il tutto nella scheda digitale con tanto di orario. L’obiettivo è capire quanto di fondato ci sia nelle richieste dei residenti e in quali eventuali orari la circolazione è intensa e in quali lo è meno. Il tutto per capire quale possa essere la soluzione ottimale al problema segnalato dagli abitanti, se di vero problema – come pare – si tratta.

A distanza dunque di una settimana dall’applicazione della ‘macchinetta’ (ora appesa a uno dei pali di sostegno dell’illuminazione pubblica), agenti della Polizia Municipale apriranno il telerilevatore e riverseranno i dati su una chiavetta Usb, che sarà analizzata poi al comando della Pm. Solo dopo verrà il momento delle valutazioni e di eventuali decisioni, magari indirizzate verso l’installazione di dossi dissuasori di velocità o di altri strumenti atti a rallentare la velocità dei mezzi in transito.

In particolare, gli abitanti hanno chiesto interventi a tutela degli utenti deboli della strada nel tratto della strada tra via Luxemburg e via Poggiolo. Le situazioni evidenziate erano diverse: la velocità di auto e moto, ritenuta superiore ai limiti esistenti (50 chilometri l’ora), con «un concreto e reale pericolo» per pedoni e ciclisti: «Questa zona urbana è caratterizzata dalla presenza di bambini e ragazzi che qui risiedono, nonché di numerosi pedoni, podisti e ciclisti».

Nel documento si annotava anche la posizione dei cassonetti dei rifiuti all’altezza del civico 27, «in strettissima prossimità della sede stradale. Il passaggio di veicoli a velocità sostenuta – si aggiungeva – rappresenta un serio pericolo per tutti gli utenti che si avvicinano ai cassonetti». Era segnalata anche la questione della fermata dei bus e degli scuolabus nei pressi della rotonda ‘Dalla Chiesa’: «questi mezzi ingombranti e lenti aggiungono, loro malgrado, un elemento di insicurezza alla circolazione in generale, in quanto chi se li trova davanti viene indotto a sorpassarli, magari non in piena sicurezza».

Infine, «la distruzione del cordolo delineatore giallo (ultimata in inverno dagli spazzaneve) ha rimosso l’unico blando dispositivo che delimitava la pista ciclabile separandola, anche fisicamente, dalla carreggiata». «Occorromo sistemi di limitazione efficaci, durevoli e non evitabili», si affermava nella petizione.