Vino e ciambella da record La sagra brinda ai 40 anni

Almeno 10mila visitatori nel corso delle tre serate dedicate ai sapori del territorio. Franceschi: "Ripartenza entusiasmante dopo lo stop forzato per la pandemia"

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di Marco Signorini

La Sagra del Vino e della Ciambella va in archivio con un ottimo successo di pubblico. La kermesse è tornata ad accendere il cuore di Castel Guelfo dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia. Un ’weekend lungo’ di musica, giostre e iniziative culturali con l’immancabile ’Brazadela’, offerta ai tanti cittadini che non hanno voluto mancare alla kermesse. Centinaia anche i visitatori, attratti in paese dagli inconfondibili piatti tipici della zona, dai tortellini alla panna alla salsiccia ai ferri annaffiati dall’ottimo vino dei nostri colli. Almeno 10mila le persone in piazza da venerdì a domenica, tra cui moltissimi giovani.

"La kermesse ha compiuto i suoi primi quarant’anni, ma proprio non li dimostra – commenta a caldo il primo cittadino Claudio Franceschi –. Dopo due anni di pandemia siamo riusciti a riorganizzarci e a dare la giusta spinta alla sagra. Dialogo, rinascita e incontro sono le parole d’ordine di cui la nostra comunità aveva tanto bisogno. Ora, avanti lungo questo percorso".

Parole di soddisfazione, come quella dei cittadini che hanno deciso di andare a spasso tra le bancarelle del centro storico, fermandosi ad ascoltare i concerti gratuiti che si sono tenuti in piazza XX Settembre e in piazzale Dante Alighieri dove si sono esibiti artisti di grande qualità.

Tanta emozione, sabato sera, con la ’Jackson One tribute band’ che ha riproposto i brani più famosi dell’intramontabile star. Piazzale affollato anche per le serate di tributo a Zucchero e al compianto Lucio Battisti. "Sono stati tre giorni molto belli e intensi con molteplici attività, stand gastronomici, eventi, concerti, danza, teatro, esposizione motoristiche del passato e anche attrezzature agricole moderne: oggetti e attrezzature vinicole che fanno parte della nostra storia – conclude Franceschi – senza dimenticare il museo con le immagini devozionali. Bancarelle, commercianti in prima fila che ringraziamo assieme a tutte le associazioni del nostro del Comune. Voglio infine citare la cosa più importante che ha reso bella e fattibile questa sagra: la nostra Pro Loco a cui va il mio grazie e quello di tutta l’amministrazione comunale".

Foto di Gengy Bertolini