"Vino, produzione in calo ma di qualità"

Il presidente dell’Enoteca regionale Zinzani e il bilancio della vendemmia: "Aspettiamoci gradazioni elevate, e nei calici grande struttura"

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Poco meno di due mesi di full immersion tra vigneti e cantine e scocca l’ora dei primi bilanci per la vendemmia 2021. "Un processo settoriale iniziato all’incirca attorno al 20 agosto – spiega Giordano Zinzani, presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna -. In leggero ritardo rispetto alle date del recente passato ma più in linea con la storicità". Dai primi rilevamenti numerici, però, emerge un evidente calo produttivo. "I quantitativi di prodotto, su tutta l’area romagnola, registrano una diminuzione media del 15% rispetto allo scorso anno - continua -. C’è una sensibile variazione del dato tra collina e pianura". Già, uno spaccato che merita l’approfondimento. "Le gelate parevano aver falcidiato i vigneti delle zone pianeggianti, poi il danno si è rivelato più contenuto. Siamo attorno ad un meno 5-10% di raccolto – analizza Zinzani -. Sulle pendici collinari, lo scenario è più estremo. Il calo tocca quota 25-30%, in alcune aree addirittura del 40%. I più colpiti sono i vitigni per il Sangiovese che sorgono laddove si sono registrate significative sofferenze". Meno uve ma acini di straordinaria qualità. "Un’ottima annata dal punto di vista qualitativo con frutti sanissimi – prosegue l’analisi del presidente -. Sintomatico il fatto che ci siano ancora grappoli, in condizioni ottimali, attaccati alle viti". Crescono, però, le gradazioni. "Sono elevate e daranno origine a vini molto alcolici con buona struttura – precisa Zinzani -. Rispetto ai canoni della tradizione c’è forse un esubero di alcool".

Panorama di mercato pronto ad abbracciare i nuovi nettari. "I vini bianchi entreranno in commercio già nel 2021, mentre per quelli rossi bisognerà attendere la primavera del 2022 – ragiona -. E’ ancora presto per conoscere il dettaglio dei prezzi ma il calo quantitativo influirà inevitabilmente sul loro rialzo".

Rosee le aspettative legate, invece, alla conferma dei tanti riconoscimenti tributati alla produzione locale. "Ho il sentore che le guide in uscita nel 2022 delineeranno un incremento dei premi per le cantine del territorio – anticipa l’enologo -. La qualità dei vini romagnoli è in straordinaria ascesa con un processo di riscoperta a livello nazionale che riporta il nostro territorio ad un ruolo di protagonismo rilevante nel comparto". Intanto, Enoteca Regionale Emilia Romagna ha già staccato il biglietto per il Vinitaly 2021 in corso a Verona. Una special edition che incarna la volontà di ripartenza dell’intero settore vitivinicolo fortemente penalizzato dalla pandemia. Riflettori puntati sul padiglione numero 6, sezione D7, dove la realtà con sede nella Rocca di Dozza si presenterà insieme al Consorzio Vini di Romagna, Emilia Wine, Cantine 4 Valli di Piacenza, Il Borghetto di Medolla, Donelli Vini di Gattatico e Cantina Vicobarone. Un banco d’assaggio con oltre 60 etichette a disposizione per le degustazioni del pubblico professionale tra cui figurano molte quote estere.

"Dopo la partecipazione al Cibus di Parma ci concentriamo su questo importante momento di confronto e di promozione – conclude Zinzani -. Pur trattandosi di un’edizione limitata, a causa del prolungamento dello stato di emergenza, è importante esserci per incontrare di persona gli addetti del settore".

Mattia Grandi