
Gli AC/DC saranno in concerto a Imola. Nel riquadro: Raffaele Benni, presidente dell’Associazione ristoratori e albergatori imolesi
Imola, 10 febbraio 2025 – C’è che l’obiettivo di portare ottantacinquemila rocker in Autodromo sembra quasi di toccarlo, tanto sono andati via in fretta più di metà dei biglietti per il concerto degli AC/DC di quest’estate. Il bagno di folla oltre la Formula 1, e una città “che può mettersi nel protagonismo necessario perché i collegamenti con il grande snodo di Bologna siano più frequenti e immediati”. E’ il momento giusto secondo Raffaele Benni, presidente A.ri.al.co (Associazione ristoratori e albergatori del comprensorio imolese) per crescere, senza restare al margine della partita.
Non solo i motori. Ora le rockband planetarie, e c’è già chi sogna il ritorno dei festival. Quali devono essere le prossime mosse perché l’orologio turistico giri alla perfezione?
“La logistica sarà importante. Soprattutto per il futuro. Abbiamo non tanto lontano un aeroporto importante come il Marconi, di mezzo c’è l’imbuto della tangenziale di Bologna, ma già i lavori per la quarta corsia dell’A14 sono il primo passo avanti perché la nostra posizione diventi quella dei privilegiati”.
Sotto le Due Torri si lavora a maggiori collegamenti con la stazione centrale. Può darci una mano anche la linea ferroviaria?
“Imola, a questo punto ha più interesse che mai a far presente con la Città Metropolitana che i collegamenti devono essere più continui e immediati, il tutto deve rientrare in una cultura di ’sistema’ per non lasciare le città come Imola al margine”.
La notizia di decine di migliaia di biglietti bruciati in una giornata cosa suggerisce agli imprenditori del settore?
“E’ senza dubbio una iniezione di fiducia e testimonia una grande solidità delle strutture cardine di Imola. L’evento avrà riflessi prima sugli alberghi e poi sui servizi collegati, sicuramente potrà diventare nuova materia di studio”.
In che senso?
“Sicuramente sarà importante fare un’analisi complessiva del movimento turistico per valutare l’incidenza dei meccanismi di promozione e l’attrattività del nostro territorio. Uno studio che si potrebbe fare a braccetto fra associazioni ed enti locali per capire cosa migliorare del nostro pacchetto”.
Ma i concerti possono essere un ‘piano B’ alla Formula 1?
“Dopo il buio del Covid ora abbiamo operatori che lavorano con più serenità. I concerti sono un elemento importante per promuovere l’Imolese e l’Autodromo come struttura portante dell’economia turistica. Basti pensare che dalle prime giornate di allestimento, solo fra entourage a addetti ai lavori 1.600 posti letti ufficiali di città e circondario si riempiranno. Senza contare i B&B oltre a tutto il ’sommerso’ dei privati”.
Cosa abbiamo imparato 10 anni dopo il concerto degli AC/DC del 2015?
“Erano gli anni della titubanza, anche se Imola aveva vissuto l’epoca d’oro dei festival. Oggi, rodati dal ritorno della Formula 1 e di altri grandi concerti arriviamo più preparati. Abbiamo dimostrato di essere i professionisti dell’organizzazione: basta guardare all’organizzazione dei Mondiali di ciclismo nel 2020. Un capolavoro messo in piedi in pochi mesi”.