Aiuti per l’affitto a Imola, superate le duemila domande

Boom di richieste di contributo: nel circondario sono 600 in più del 2021. Marchetti (Lega): "Ritardi nei pagamenti con la nuova procedura"

Aiuti per l'affitto, superate le duemila domande

Aiuti per l'affitto, superate le duemila domande

Mai così tante. Sono oltre duemila, a livello di circondario, le domande arrivate negli uffici dell’Asp per il cosiddetto ‘contributo affitto’. Si tratta di un dato in forte crescita rispetto al recente passato. Sempre prendendo in esame i dieci comuni del territorio, le istanze presentate nel 2021 erano state infatti oltre 1.400, delle quali 845 nella sola Imola, dove quest’anno siamo invece di fronte a numeri a quattro cifre.

La Regione ha assegnato un milione di euro al circondario per dare risposta alle famiglie. Come previsto dal bando, il contributo massimo è pari a tre mensilità del canone per un importo totale non superiore ai 1.500 euro. Se tutte le duemila e passa domande venissero accolte, non si riuscirebbe a dare più di 500 euro a nucleo. Ma siccome così non sarà, i beneficiari della misura di sostegno potranno contare su qualcosina in più. Ma quando arriveranno i soldi? Non subito.

"È in corso l’istruttoria delle domande che si concluderà entro il prossimo mese di aprile 2023 con l’emissione della graduatoria provvisoria degli ammessi al beneficio – fanno sapere dall’Asp –. Nelle prossime settimane perverranno richieste di integrazione per la presentazione di copia dei documenti necessari per completare le istruttorie. Gli interessati sono pregati di controllare la propria mail e di rispondere osservando la scadenza che verrà indicata".

Parole che non piacciono al leghista Daniele Marchetti, capogruppo in Comune e consigliere regionale del Carroccio. "In un momento di estrema difficoltà per le nostre famiglie, la Regione ha introdotto una procedura semplificata on-line che invece di agevolare l’erogazione dei contributi fa slittare di mesi lo stanziamento dei fondi – protesta l’esponente di opposizione –. La solita finta efficienza dell’Emilia-Romagna".

Marchetti ha raccolto infatti le segnalazioni di diversi cittadini i quali "hanno depositato regolarmente la richiesta di accesso a tale contributo". Cittadini che però, prosegue il leghista, "in un momento estremamente delicato dal punto di vista economico, se pensiamo ad esempio al problema del caro energia, con ogni probabilità non vedranno un euro prima di marzo o aprile 2023".

Per questo motivo Marchetti incalza la Regione. "La Giunta, rispondendo ad una mia interrogazione, nel comunicarmi che attualmente non è ancora possibile definire se si renderà necessario uno stanziamento di risorse superiori, si sbugiarda – ricostruisce il leghista –. La risposta, infatti, presenta numerose incongruenze. Il 14 settembre, tramite comunicato stampa, l’esecutivo dichiarava che per il ‘Fondo affitti’ 2022 c’erano a disposizione 40 milioni (34,2 stanziati dallo Stato e 5,8 della Regione). Nel documento inviatomi cambiano le carte in tavola: i fondi, pari a 40 milioni, sono così ripartiti: 29,4 dallo Stato e 10,6 dalla Regione. Un aumento delle risorse regionali che passa sottotraccia poiché nella missiva la Giunta fa presente che non è ancora possibile definire se si renderà necessario uno stanziamento superiore ma comunque inferiore alle risorse stanziate per lo scorso anno".

Una difficoltà, questa, che secondo quanto riferisce Marchetti, sarebbe dovuta alla difficoltà di scremare le richieste pervenute direttamente online e che potrebbero ricomprendere anche domande non accoglibili. "Per quest’anno, dunque, è stata introdotta una procedura semplificata online che dal lato pratico sta rallentando le procedure", protesta il leghista. E conclude: "La solita finta efficienza dell’Emilia-Romagna e a farne le spese, come al solito, sono i cittadini in difficoltà".