Ex Bacchilega a Imola, la promessa del Comune: "Troveremo un gestore"

L’assessore Raffini ottimista sul futuro del locale tornato al Comune. "Sfortunati nella prima assegnazione, ma gli imprenditori interessati ci sono"

Clienti all’esterno del Bar Bacchilega, chiuso dal 2016

Clienti all’esterno del Bar Bacchilega, chiuso dal 2016

Imola, 2 ottobre 2022 - Un mese e mezzo per la pubblicazione del bando, poi i tempi tecnici per espletare la gara. E infine, se tutto filerà liscio e arriveranno offerte valide, la seconda assegnazione del locale chiuso ormai dal 2016, salvo aperture-spot in occasione di eventi particolari. A tracciare la strada che potrebbe portare, si spera nell’immediato futuro, a dare una nuova vita all’ex bar Bacchilega, è l’assessore Pierangelo Raffini.

Il titolare delle deleghe al Centro storico e al Commercio nella Giunta del sindaco Marco Panieri ha lavorato in questi mesi, proprio assieme al primo cittadino, per rientrare faticosamente in possesso dello storico locale al piano terra del Municipio, aperto per la prima volta addirittura nel 1929.

Uno spazio caro a generazioni di imolesi ma che, dopo la fine dell’ultima gestione, nel 2018 dopo anni di onorato servizio era stato affidato alla società ravennate Sirio, già gestore dell’Opera Dulcis in piazza Matteotti, finita nel frattempo finita in amministrazione controllata e ammessa lo scorso agosto alla procedura di concordato preventivo per evitare il fallimento.

"Se sarà difficile, di questi tempi, trovare un investitore interessato a rilevare il locale? Diciamo che il periodo non aiuta… – ammette Raffini –. Però siamo stati particolarmente sfortunati anche con la prima assegnazione. Eravamo verso la fine del mandato, a gennaio 2018, quando firmammo il contratto con il gruppo Sirio. E poi è successo quello che è successo".

Tuttavia, secondo quanto afferma l’assessore, non tutto il lavoro fatto fin qui sarebbe da buttare. "La Soprintendenza aveva già approvato un progetto di ristrutturazione, l’ottimale sarebbe che qualcuno potesse ricalcarlo – osserva Raffini –. Sono comunque fiducioso. Certo, bisogna vedere a che condizione sono disponibili a prenderlo; senza dimenticare che lì ci sono dei lavori da fare. Però, a dispetto del momento, di imprenditori interessati ce ne sono".

Avanti con le proposte, dunque. "Vogliamo andare veloci – assicura l’assessore –. In un mese e mezzo il bando può essere pronto, del resto non bisogna inventarsi grandi cose. Puntiamo a un affidamento pluriennale, che permetta a chi fa l’investimento di avere la possibilità di rientrare. Dovranno esserci bar e soprattutto ristorazione: è quella che potrà fare la differenza perché lì ce n’è bisogno, soprattutto di sera".

L’eventuale affidamento dell’ex bar Bacchilega potrebbe essere il primo passo di una complessiva ridefinizione della geografia di piazza Matteotti. "Anche per l’Opera Dulcis c’è una trattativa in corso – riferisce Raffini –, mentre per l’ex Forum Cornelii bisogna vedere cosa deciderà di fare la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Sogno un’altra piazza piena di tavolini, calcolando ovviamente anche il Bar Bologna. Le potenzialità ci sono tutte".