
Raffaele Benni, numero uno degli albergatori e dei ristoratori di Arialco
Imola, 13 gennaio 2025 – Un voto all’anno passato più che sufficiente e prospettive di grande fiducia in chiave 2025. Raffaele Benni, presidente di Arialco che riunisce ristoratori e albergatori della città e al timone del sindacato turismo di Confcommercio Ascom Imola, traccia l’andamento di uno dei comparti strategici nello scacchiere economico circondariale.
Benni, qual è il bilancio della parentesi festiva appena trascorsa nei ristoranti imolesi?
“Positivo, c’è stato movimento e le festività natalizie si sono confermate un periodo ancora propizio per la ristorazione di casa nostra. Unico neo, qualche cena aziendale in meno”.
Il quadro relativo agli alberghi?
“Dicembre e gennaio, a queste latitudini, non sono mai stati mesi di alta stagione. Abbiamo registrato, però, qualche piccolo movimento in più rispetto al vuoto di altre annate”.
Un 2024, quindi, da non disdegnare.
“Sì, soprattutto in termini di continuità per quanto riguarda il trend di ripresa post Covid. Bene anche l’alchimia tra piccoli, medi e grandi eventi sulle rive del Santerno nel corso dell’anno. Un fattore che ha effetti diretti sul settore. Altri benefici influssi sono arrivati da un tessuto produttivo e commerciale locale che funziona”.
E il 2025?
“Con un occhio attento a quanto accadrà su scala mondiale, siamo in attesa di conoscere il calendario degli appuntamenti in programma all’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Un elemento chiave per tarare al meglio le previsioni”.
A cosa metterebbe mano?
“Agli investimenti generali per supportare il comparto e aumenterei gli sforzi per potenziare la promozione turistica”.
Ci spieghi meglio.
“Abbiamo necessità di recuperare la piena attività di alcune infrastrutture come la Ciclovia del Santerno sulla quale si era puntato forte. Un valore aggiunto per alimentare quel turismo di prossimità legato a sport, benessere all’aria aperta e tempo libero sul territorio”.
E poi?
“Migliorare la qualità delle strutture ricettive cittadine per intercettare le crescenti esigenze dei clienti. Ma anche alimentare una cultura turistica più consapevole del patrimonio che vantiamo nella zona”.
Con quale ricetta?
“Tutti devono remare nella stessa direzione con strategie condivise tra istituzioni, associazioni e privati. Vincolanti la capacità di intercettare bandi e finanziamenti per il turismo e la volontà di assemblare una ricca programmazione di piccoli eventi diffusi in tutto il circondario”.
Nuove attività in centro storico.
“Il rilancio attrattivo del cuore pulsante di Imola è importante per elaborare un’offerta turistica completa. La direzione intrapresa e gli investimenti fatti sono sensati. Nei prossimi mesi, anche in casa Confcommercio Ascom Imola, lavoreremo per rendere sempre più concreto e operativo il cambio di passo concettuale sul valore del nostro centro”.