Bio on asta, via al terzo tentativo il 27 ottobre

Il bando per l’ex Unicorno bolognese della bioplastica, è stato pubblicato ieri. Il prezzo di partenza è di 54,5 milioni. Uno ‘sconto’ di circa 40 milioni rispetto alla prima e seconda asta

I finanzieri alla Bio-on (Foto Dire)

I finanzieri alla Bio-on (Foto Dire)

Imola, 22 settembre 2021 - Terzo tentativo di vendita all’asta per l’intero compendio aziendale di Bio-on. Il bando per l’ex Unicorno bolognese della bioplastica, arrivato a capitalizzare oltre un miliardo in Borsa prima del crac del 2019 e dell’inchiesta per manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali in cui sono coinvolti gli ex vertici, è stato pubblicato ieri.

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L’asta si terrà il 27 ottobre. Scende, per la seconda volta, il prezzo di partenza, che si attesta a 54,5 milioni: uno ‘sconto’ di circa 40 milioni rispetto alla prima asta, andata deserta il 5 maggio, e di 18 rispetto alla seconda, che si era svolta con il medesimo risultato 28 luglio. Anche questa volta in vendita ci sono tanto Bio-on Spa quanto Bio-on Plants: un nuovo tentativo, quindi, di evitare lo ‘spezzatino’ della realtà con stabilimento a Castel San Pietro Terme e sede legale a San Giorgio di Piano fallita nel 2019.

Parallelamente, i sindacati e i curatori fallimentari (Antonio Gaiani e Luca Mandrioli) si muovono per prorogare la cassa integrazione dei dipendenti, una ventina tra i due rami d’azienda. Di venerdì 17 è la nota congiunta con cui si rivolgevano all’Inps sollecitando una risposta «alle nostre istanze circa l’applicabilità degli ammortizzatori c.d. Covid ovvero la possibilità di proroga degli stessi» e un’accelerazione nel pagamento della Cigs non ancora erogata. Il tutto mentre si stanno approfondendo, spiegava lo stesso comunicato, «alcune manifestazioni di interesse pervenute alla curatela, finalizzate a garantire la continuità produttiva e, quindi, l’auspicabile salvataggio dell’azienda».