Imola, l'allarme. "Lavoratori comunali senza indennità"

Sos della Cgil: "Trattativa da chiudere subito". Martedì il summit

Da quando è stato rinnovato il contratto, ai lavoratori comunali non sono più riconosciute le indennità legate a specifici ruoli e responsabilità

Da quando è stato rinnovato il contratto, ai lavoratori comunali non sono più riconosciute le indennità legate a specifici ruoli e responsabilità

Imola, 19 ottobre 2018 - C’è «grande preoccupazione», in casa Cgil, per i dipendenti del Comune di Imola e dei loro colleghi in servizio degli altri nove enti del Circondario. Martedì 23 ottobre le organizzazioni sindacali incontreranno la delegazione trattante di parte pubblica dell’amministrazione imolese per dirimere una questione importante relativa al pagamento delle indennità, e dei ruoli di responsabilità, dei lavoratori dell’ente di piazza Matteotti.

«Dalla data del rinnovo contrattuale – ricostruiscono infatti dalla Fp Cgil –, a queste lavoratrici e questi lavoratori non sono più riconosciute le indennità economiche loro spettanti legate ai ruoli di responsabilità o a particolari condizioni di lavoro». Dal mese di luglio «sono state sospese queste quote a dipendenti che tutti i giorni prestano il loro lavoro per garantire al Comune di Imola e agli altri Comuni del Circondario Imolese di erogare servizi fondamentali», proseguono dalla categoria del sindacato di via Emilia dedicata alla tutela dei dipendenti pubblici. Una decisione, questa, giudicata «assolutamente inopportuna», dalla Fp Cgil, «visti anche i carichi di lavoro a cui sono sottoposti, provocati dalla rilevante carenza della dotazione organica» dell’ente.

«Abbiamo chiesto a più riprese di riconoscere quanto dovuto a queste persone perché il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro non può essere penalizzante, ma al contrario deve servire per valorizzarne il lavoro – rimarcano dal sindacato –. Abbiamo aspettato tra un incontro e l’altro lo sblocco di queste indennità sospese». E adesso, «a ormai oltre tre mesi dalla sospensione del pagamento delle indennità», è arrivato il momento di «riconoscere alle persone quanto dovuto per il lavoro che eseguono e hanno eseguito anche in questi tre mesi, nonostante la sospensione del pagamento di questi emolumenti».

Per questo motivo, dalla Fp Cgil dicono di aspettarsi la chiusura di questa trattativa al prossimo incontro, altrimenti «procederemo con una vertenza sindacale, aprendo uno stato di agitazione contro i Comuni che non riconosceranno le indennità dovute», è l’avvertimento. «Riteniamo infatti – concludono dalla Fp Cgil – che l’impegno delle persone vada retribuito nella giusta misura. Il rispetto per il lavoro passa per il riconoscimento, anche economico, del suo giusto valore».