Crisi, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola: "Più erogazioni nel 2022"

Il presidente Ortolani: "Le risorse distribuite saliranno a 2,7 milioni". Tutoraggio sul Pnrr per i Comuni e indagine sui bisogni del territorio

Rodolfo Ortolani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola

Rodolfo Ortolani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola

Imola, 31 maggio 2022 - Salirà a 2 milioni e 750mila euro , contro i 2 milioni 540mila euro del 2021, il totale delle erogazioni distribuite quest’anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola sul territorio. Gli interventi maggiori riguarderanno i settori di tradizionale interesse per Palazzo Sersanti: educazione e istruzione, volontariato, arte e cultura. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione, Rodolfo Ortolani, che ieri ha incontrato i giornalisti per un resoconto di metà mandato. "Sono stati due anni molto intensi", ha ammesso il numero uno di Palazzo Sersanti, rivendicando da un lato la riduzione dei costi operata in questi 24 mesi ("Ma non un calo delle erogazioni") e dall’altro quella di "avere idee, capacità e creare tavoli condivisi per andare oltre le sole risorse" a disposizione del territorio. "Nel 2022 dovremo elaborare un nuovo piano triennale, il nostro documento programmatico previsionale – sottolinea Ortolani –. E affinché il percorso sia portato avanti con grande consapevolezza, abbiamo attivato un meccanismo per raccogliere, attraverso una società specializzata, i contenuti di un’indagine per verificare quale sia lo stato dell’arte nei nostri settori di intervento e stabilire quello che verrà messo a disposizione della comunità. Sono state svolte 15 interviste qualificate ad altrettanti portatori di interesse del territorio e ci saranno quattro diversi momenti di ascolto con persone che hanno esperienza nel mondo della filantropia".

 

Nel futuro di Palazzo Sersanti ci sono comunque delle azioni già stabilite. "Tutto quello che facciamo è orientato a colmare le diseguaglianze", assicura il presidente della Fondazione, che annuncia un rinnovato sostegno alle associazioni che si occupano di Alzheimer e Parkinson nonché a tutto il mondo del volontariato anche nell’affrontare le lungaggini della burocrazia.

 

"E vogliamo affiancare i piccoli Comuni nella progettualità per il Pnrr – avverte Ortolani –, affidandoci a una società di consulenza che presenti loro piani integrati per più amministrazioni locali in modo da ottenere le risorse necessarie per svilupparli". Guardando invece ai due anni appena trascorsi, il presidente della Fondazione rimarca la "fortissima continuità con il mandato precedente" nonché la "grande attività di gestione patrimonio e nel sistema dei controlli che ha seguito una direzione già intrapresa in passato. Il senno di poi – aggiunge Ortolani – ci dice che le scelte fatte sono state quanto mai opportune: nonostante le tempeste finanziarie scatenate per effetto della pandemia, della guerra e dell’inflazione la Fondazione può andare avanti in grande sicurezza e potendo contare sull’integrità del proprio patrimonio".