Imola, ecco come ci si inventa un lavoro

A lezione con giovani imprenditori che hanno avuto l’idea vincente

Luca Cavina con Mattia Alberani, Massimiliano Mascia, Alberto Dalmasso

Luca Cavina con Mattia Alberani, Massimiliano Mascia, Alberto Dalmasso

Imola, 26 febbraio 2018 - Rush finale per ‘Jobsmart, giovani al lavoro’. L’ultimo dei tre appuntamenti organizzati dal Comitato giovani soci della Bcc ravennate, forlivese e imolese si è svolto giovedì sera in una gremita sala all’interno dell’ex cinema Centrale di Imola. Come inventarsi un lavoro: questo il filo conduttore dell’ultimo incontro al quale hanno partecipato imprenditori di successo come Alberto Dalmasso, fondatore di Satispay, Luca Cavina, co-fondatore dell’agenzia web Social Cities, e Mattia Alberani, fondatore di Cine Food.

A dare la sua testimonianza anche Massimiliano Mascia, giovane chef del ristorante San Domenico. «Abbiamo pensato di portare esperienze positive per dare un messaggio di speranza alle giovani generazioni che intendono costruire qualcosa in questo territorio», ha commentato Vincenzo Rossi, membro del Comitato. Del resto, per dirla con le parole del presidente Secondo Ricci, «la mission del nostro istituto di credito è accompagnare il territorio nella sua crescita».

I ragazzi presenti, molti dei quali si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, hanno avuto la possibilità di ascoltare le esperienze e i consigli di chi il lavoro se l’è creato, partendo da una semplice idea e mettendo in piedi un’impresa. È il caso di Alberto Dalmasso, che ha costituito la startup italiana Satispay, applicazione che permette di pagare nei negozi convenzionati fisici e online.

«Satispay è un’idea diventata azienda – ha dichiarato –, con cui abbiamo cercato di sviluppare un sistema indipendente dalle carte di credito».

Oggi Satispay è attiva in oltre 30mila negozi, contando più di 450mila download. Ma per arrivare al successo raggiunto, il team ha avuto la capacità di raccogliere qualcosa come 26,8 milioni di euro di investimenti.

«Cosa consiglio a questi ragazzi? Di parlare a tutti della loro idea, non solo per attirare potenziali investitori ma anche per analizzare fino in fondo l’idea stessa e le relative criticità». Non solo. «Ciò che conta – ha proseguito – sono anche le persone, per cui è necessario scegliere collaboratori validi e stabilire con loro relazioni forti». Mattia Alberani (Cine Food) ha spiegato di essere partito all’età di 19 anni con la sua di idea: «Raccontare storie di cibo con video e foto per conto di ristoranti».

Oggi è diventato un vero e proprio lavoro che gli permette di girare il mondo. Esperienza positiva anche per Luca Cavina: «Siamo partiti nel 2014 sviluppando l’applicazione Local Job che mette in contatto gli utenti con vari professionisti della zona in cui risiedono – ha detto –. In seguito abbiamo conosciuto Innovami ed è stata costituita Social Cities. Grazie a un bando governativo abbiamo poi intercettato 200mila euro con cui è stato ampliato il nostro team».

Jobsmart chiude i battenti il 15 marzo con ‘Futuropratico’, laboratorio formativo per mettere in pratica strumenti, suggerimenti e strategie pensate durante il ciclo di incontri.