Mercatone Uno, nuovo bando

Per acquistare il gruppo ora ‘bastano’ 220 milioni di euro non vincolanti, e potranno essere accettate anche offerte flessibili per singole parti del ‘gigante’

Mercatone Uno (foto d'archivio Fotoprint)

Mercatone Uno (foto d'archivio Fotoprint)

Imola, 15 febbraio 2017 - Una sforbiciata di 60 milioni di euro rispetto all’iniziale prezzo di vendita dell’intero compendio aziendale. Ma soprattutto la possibilità, per gli acquirenti interessati, di fare un’offerta più flessibile, per singole parti del gruppo. Sono le principali novità del secondo bando per la vendita di Mercatone Uno, in amministrazione straordinaria dall’aprile 2015. Dopo che il primo tentativo di cedere la società era andato a vuoto, adesso la terna commissariale composta da Vincenzo Tassinari, Stefano Coen ed Ermanno Sgaravato tenta la carta della maggiore «flessibilità». E se il bando pubblicato lo scorso giugno stabiliva un prezzo vincolante di 280 milioni di euro per l’intero compendio aziendale, il nuovo bando internazionale autorizzato dal ministero dello Sviluppo economico fissa a 220 milioni il prezzo di riferimento, non vincolante, di tutto il perimetro, composto da 78 punti vendita e 23 immobili di proprietà.

C’È DI PIÙ. Come detto, il nuovo bando consente più flessibilità nella formulazione delle offerte. Ciò significa che saranno privilegiate le proposte per l’intero perimetro dei 78 negozi presenti sul territorio italiano, per una superficie commerciale di circa 500mila metri quadrati. Però, se non pervenissero offerte di questo tipo, saranno valutate, in via subordinata, le proposte per singole parti del gruppo, con la facoltà di includere o meno gli immobili. In soldoni, gli acquirenti hanno la facoltà di mettere sul piatto un’offerta anche solo per un singolo negozio. Tuttavia, le proposte, che dovranno pervenire entro il 17 maggio, saranno valutate in base a tre parametri: prezzo, impegni di mantenimento occupazionale, piano industriale. Il tutto per evitare di giungere a una polverizzazione del gruppo. Il bando - strumento dell’amministrazione straordinaria per raggiungere gli obiettivi di salvaguardia aziendale, tutela occupazionale e soddisfazione dei creditori - è aperto a operatori industriali e finanziari con l’auspicio di garantire una prospettiva industriale a Mercatone Uno.

Fatto sta che adesso l’obiettivo dei commissari è concretizzare «le 54 manifestazioni di interesse per la cessione del complesso aziendale che arrivarono prima della pubblicazione del bando precedente – spiega Tassinari –. Di queste, alcune erano per l’intero compendio, altre per grappoli di negozi, altre ancora per singoli negozi. Per cui spetterà a noi commissari vedere, nel paniere delle offerte che arriveranno, di comporre un mosaico» che comprenda tutti i 78 punti vendita.