Mercatone Uno, i commissari vogliono pure lo storico Germanvox

Braccio di ferro in tribunale con la Siel della famiglia Cenni

Il Mercatone Uno a Toscanella

Il Mercatone Uno a Toscanella

Imola, 23 dicembre 2015 - Li chiamano poteri straordinari. E di fatto lo sono. Tanto da poter mettere le mani su una società in attività, in bonis, estranea a ogni procedura concorsuale e ‘attrarla’ nell’amministrazione straordinaria speciale del resto del gruppo. E’ quanto sta accadendo alla Siel di Toscanella, società della famiglia Cenni e più comunemente nota per essere l’impresa che detiene il primo punto vendita della storia di Mercatone uno, l’arcinoto Mercatone Germanvox. Quel negozio – il 79° della catena, ma aperto nel 1978 – era passato ‘indenne’ fino a oggi da richieste di concordato, fallimenti e amministrazione straordinaria, ma adesso le cose potrebbero cambiare.

Del futuro di Siel e della possibilità che anche quella società passi ai commissari Ermanno Sgaravato, Stefano Coen e Vincenzo Tassinari, sarà il tribunale di Bologna ad occuparsi: Siel ha impugnato il decreto del ministero dello Sviluppo economico che ammette la società alla procedura straordinaria.

Qual è, quindi, lo scenario? Dal 7 aprile alla guida delle sei principali società del gruppo Mercatone uno (M.business, M. Estate, Mercatone uno services, Mercatone uno logistic, Mercatone uno trading, Mercatone uno finance) ci sono i tre commissari governativi che hanno il difficile compito di assicurare un futuro – tramite la vendita – all’azienda, al maggior numero di dipendenti e ricavando la cifra più alta possibile per ripianare quei 400 milioni di euro di debiti accumulati nei confronti di circa 1.600 creditori (dati diffusi a gennaio).

Da aprile i commissari hanno iniziato a lavorare al piano, riaprendo diversi punti vendita della catena e riallacciando i rapporti con i fornitori i cui pagamenti sono garantiti dalla stessa procedura di amministrazione speciale. Nel frattempo la terna ha richiamato sotto la sua gestione ‘speciale’ altre tre società del gruppo già dichiarate fallite: Tre stelle, M. Settantacinque e M. Settantatre. E ora potrebbe toccare a Siel. Con i suoi 14 addetti il Germanvox di Toscanella si era confermato anche di recente il terzo miglior negozio della catena per fatturato.

L'obiettivo dei commissari è quello di poter lavorare su un ‘pacchetto’ il più appettibile possibile per i compatori e la presenza di uno dei negozi più performanti cambierebbe l’attrattività della catena sul mercato, così con una richiesta del 31 ottobre, integrata il 6 novembre ma pubblicata in Gazzetta solo il 9 dicembre i commissari hanno chiesto l’ammissione di Siel alla procedura. Passaggio tuttavia bloccato, al momento, in attesa che il tribunale si pronunci sul ricorso di Siel che, sulla vicenda, non rilascia dichiarazioni.