Imolese Serie C, Comune assente. Ma ci iscriviamo

Tutto pronto: "Stadio più illuminato a nostre spese"

Da sinistra, Elisa Tassinari, Lorenzo Spagnoli e Marco  Montanari

Da sinistra, Elisa Tassinari, Lorenzo Spagnoli e Marco Montanari

Imola, 21 giugno 2019 - Avanti con l’iscrizione al campionato di Serie C e allo stesso tempo, ottenuto il nulla osta da Area Blu, partenza dei lavori di potenziamento dell’impianto di illuminazione dello stadio Romeo Galli. Il tutto non senza polemiche con il Comune, proprietario della struttura sportiva gestita dall’Atletica Sacmi. A pochi giorni dalla scadenza del termine ultimo per presentare le domande di partecipazione alla stagione 2019/20, dopo l’allarme su un possibile passo indietro lanciato nelle scorse settimane e raccolto dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, l’Imolese rimette la palla al centro.

«Abbiamo già inviato i documenti che potevano essere spediti via mail – spiega la segretaria generale rossoblù, Elisa Tassinari –. Nelle prossime ore porteremo a termine l’iscrizione, verseremo la fidejussione da 350mila euro più l’acconto. E saremo ufficialmente a posto». Sistemate le questioni formali, restano quelle pratiche. Che per l’Imolese, ormai da tempo, vogliono dire soprattutto una cosa: lavori di adeguamento dello stadio comunale. «Ancora una volta l’amministrazione ha disatteso gli impegni presi – protesta Tassinari –. In un anno dovevano fare i lavori, non li hanno nemmeno iniziati. E così la società è costretta a intervenire di nuovo a proprie spese per adeguare l’illuminazione affinché l’Imolese possa iscriversi al campionato».

Il tutto, «quando noi al Galli paghiamo già un affitto, una quota sugli incassi e le tariffe per la pubblicità – elenca la segretaria generale rossoblù –. Roba che con la cifra spesa fin qui per l’illuminazione mobile avremmo potuto costruire un impianto nuovo. Ora facciamo gli adeguamenti, che apportano migliorie allo stadio, e poi penseremo a come tutelarci per avere il rimborso dei soldi investiti». In pratica, da un lato l’Imolese continuerà con l’affitto delle torri di illuminazione mobili («Ci costano circa 10mila euro al mese»); dall’altro procederà con la sostituzione delle lampade esistenti, in modo da avere riflettori più potenti e adeguati alla conferma degli standard richiesti per la terza categoria professionistica nazionale. A quel punto, messo a posto anche questo tassello, si potrà cominciare a ragionare (ma in quel caso lo sforzo del Comune dovrà essere decisamente maggiore) sui lavori di ammodernamento complessivo dell’impianto. Lavori che consentiranno ai rossoblù di continuare a giocare le proprie partite allo stadio Galli, nonostante il richiamo del moderno centro tecnico Bacchilega (ormai vero quartier generale dei rossoblù) sia sempre più forte.