Castel Guelfo, no al referendum sul divorzio dal Circondario

Bocciata la richiesta di consultazione popolare avanzata dalla lista civica ‘La Tua Castel Guelfo’. "Ci auguriamo comunque che la maggioranza sondi il sentiment dei cittadini per sapere come la pensano"

La popolazione di Castel Guelfo non potrà esprimersi se restare nel Circondario Imolese o staccarsene

La popolazione di Castel Guelfo non potrà esprimersi se restare nel Circondario Imolese o staccarsene

Castel Guelfo (Bologna), 14 aprile 2017 - Bocciata a Castel Guelfo la richiesta di consultazione popolare per uscire dal Circondario. «Nell’attuale quadro normativo, il recesso di un Comune dal Nuovo Circondario Imolese non è configurabile, se non previa modifica della legge regionale istitutiva del Circondario. Per tale ragione il quesito proposto non può ritenersi ammissibile con riferimento all’articolo 2 del Regolamento per l’istituto della consultazione popolare». Sono le motivazioni che hanno spinto il segretario comunale di Castel Guelfo, Simonetta D’Amore, a bocciare la richiesta di consultazione popolare, avanzata a inizio 2016 da 285 residenti e appoggiata dalla lista civica ‘La Tua Castel Guelfo’, per uscire dall’ente di via Boccaccio.

L’istanza riguardava il seguente quesito: «Volete voi che il Comune di Castel Guelfo continui a far parte del Nuovo Circondario Imolese?». Alla luce di questa bocciatura, la minoranza sottolinea che «era logico che il parere si sarebbe basato sull’articolo 2 dello Statuto del Circondario che impedisce il recesso dei Comuni (articolo che a nostro avviso continua pesantemente a stridere con il principio di autonomia degli enti locali): tuttavia, essendo il referendum a carattere ‘consultivo’, nulla avrebbe impedito di ascoltare i cittadini e valutare eventuali azioni da intraprendere». La civica non si dà per vinta: «Ci auguriamo che il Consiglio voglia comunque optare per procedere con la consultazione popolare al fine di capire quanto e come i guelfesi percepiscano il Circondario».