Imola, il candidato Palazzolo: "Al ballottaggio noi e i 5 Stelle"

"Puntiamo su sanità e sicurezza. Il Pd parla solo ai salotti buoni"

Da sinistra: Marco Casalini della Lega, Palazzolo, Nicolas Vacchi di Forza Italia, il civico Benedetti e Zannoni di Fdi

Da sinistra: Marco Casalini della Lega, Palazzolo, Nicolas Vacchi di Forza Italia, il civico Benedetti e Zannoni di Fdi

Imola, 28 marzo 2018 - La trattativa è stata lunga, ma alla fine si è arrivati a un accordo: Giuseppe Palazzolo sarà il candidato sindaco del centrodestra alle prossime Amministrative. L’ex consigliere comunale civico verrà supportato da una coalizione composta da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e due o tre liste non di partito. Oltre a quella che lo sosterrà direttamente, scenderanno in campo anche Focus 2018 e il gruppo pro autodromo legato a Franco Benedetti, il quale però lavora per presentare agli elettori anche un altro simbolo civico. L’intesa è stata abbozzata l’altra sera, durante l’affollata cena elettorale del centrodestra, e ratificata nel corso della giornata di ieri dopo un tira e molla andato avanti per settimane. «Credo sia stata fatta una valutazione intelligente da parte di tutti – dice il neocandidato in riferimento al passo indietro dei partiti, che hanno deciso di puntare su un profilo civico come il suo –. Per conquistare la città serviva qualcosa in più rispetto al passato».

Palazzolo, ce ne è voluto per arrivare a un accordo.

«È stata una trattativa faticosa, come tutte le trattative. Ma c’era la volontà di trovare una sintesi alta. E così è stato. Non si è guardato agli interessi di partito, ma all’individuare una persona sulla quale puntare per far vincere la coalizione».

Ecco appunto: oltre ai tre partiti, che coalizione sarà?

«Avremo alcune liste civiche, compresa Focus 2018 con la quale abbiamo già un’intesa. Nei prossimi giorni ci incontreremo per arrivare a mostrare alla città il nostro programma».

Su quali temi punterete?

«Sicurezza, sanità e sociale. Ho trovato sbalorditivo che il M5s voglia assumere, come primo atto di governo, 10 agenti della polizia municipale. Per fare cosa, delle multe? I cittadini sono già abbastanza vessati. A Imola servono 10 poliziotti: per questo, una volta eletto, chiederò subito un incontro a prefetto e questore. Sulla sanità, invece, è evidente il tentativo da parte di Bologna di assorbire Imola: questo crea solo disservizi e mortifica le persone che operano nel sistema pubblico locale, dai medici agli infermieri. Ecco perché poi i cittadini si rivolgono al privato. Infine il sociale: ci sono solo 500 posti per gli anziani in tutto il circondario, a fronte di 140mila abitanti e di esigenze sempre crescenti delle quali non possono farsi carico solo le famiglie sostituendosi al sistema pubblico».

In caso di ballottaggio con il Pd, andrete a caccia dei voti del M5s?

«Penso che al ballottaggio andremo con i grillini. E a quel punto il problema sarà del Partito democratico».

Il partitone non sta vivendo un gran momento.

«Accusavano gli altri di populismo, ma ormai si rivolgono solo ai salotti buoni della città e non sono più capaci di parlare alle persone. Ecco perché ora il civismo guarda a destra. E loro sono in difficoltà».

Come sarà la sua eventuale giunta?

«Ci saranno persone qualificate con professionalità riconosciute. E incoraggerò i colleghi della coalizione a esprimere profili di alto livello. Per me i cittadini sono tutti uguali, ma voglio legalità e moralità».