Ciclabile del Santerno, avanti con i lavori

L’appalto da 2,5 milioni è stato affidato a una ditta lombarda. Il cantiere partirà a breve e durerà oltre un anno

Una bici lungo una pista ciclabile

Una bici lungo una pista ciclabile

Imola, 5 febbraio 2020 - La costruzione della ‘superstrada ciclabile’ della Vallata del Santerno fa un nuovo e decisivo passo in avanti. Area Blu ha affidato i lavori necessari alla realizzazione dell’opera tanto attesa. Toccherà alla Tmg Scavi, ditta con sede a Berbenno di Valtellina, in provincia di Sondrio (Lombardia), mettere in collegamento i comuni di Mordano, Imola, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio tramite una pista riservata alle bici.

La ditta lombarda si è infatti aggiudicata l’appalto da 2,5 milioni di euro, spuntandola sulle altre tre realtà concorrenti grazie a un ribasso del 13,44% sull’importo a base di gara. L’opera verrà dunque realizzata con una spesa di 2 milioni e 172mila euro. E la sua costruzione potrà essere subappaltata a terzi fino a un massimo del 40% dell’importo complessivo del contratto.

A questo punto, l’inizio del cantiere per dare vita a un’opera lunga 44 chilometri e destinata come detto a unire sei comuni, pare davvero imminente. D’altra parte, il tempo stringe. Secondo i piani iniziali, tutto doveva infatti essere finito entro giugno 2020. Al momento, gli ultimi calcoli di Area Blu, aggiornati allo scorso ottobre, stimano in 483 giorni "naturali e consecutivi" dalla data di avvio dell’esecuzione dei lavori i tempi per completare l’opera.

Finanziata sulla base del bando per le periferie dei Governi Renzi e Gentiloni, e del successivo Protocollo delle infrastrutture firmato dalla giunta del sindaco Daniele Manca e dall’allora ministro Graziano Delrio, della superstrada ciclabile della Vallata del Santerno si parla ormai da anni. Il progetto definitivo, per il quale servirà anche un contributo delle singole amministrazioni locali (circa 900mila euro in tutto, oltre metà dei quali dovrà tirarli fuori il Comune di Imola), è stato approvato a novembre 2018.

Annunciando di essere pronta a emettere il decreto di occupazione d’urgenza delle aree necessarie a realizzare l’opera, passaggio al quale fa seguito la pronuncia di esproprio, già lo scorso autunno l’ex Giunta comunale aveva ricondotto i ritardi sulla tabella di marcia al reperimento di tutte le necessarie le autorizzazioni. Tra queste, l’allora amministrazione aveva ricordato la concessione aree demaniali e disciplinare tecnico Autorità di Bacino, i via libera paesaggistici dei vari Comuni, il nulla osta del Parco dei Gessi Romagnoli, l’autorizzazione Consorzio Canale dei Molini e del Canale Lambertini, quella di vincolo idrogeologico e quelle sismiche su diverse passerelle e guadi distribuiti lungo il tracciato.

Ora però si parte. Con probabile soddisfazione anche delle varie forze politiche che nel tempo hanno spronato la precedente Giunta targata 5 Stelle a portare avanti l’opera. Tra queste, la presidente di Futuro in Comune, Giuseppina Brienza, che aveva auspicato la "pianificazione di una promozione turistica all’altezza" in grado di coinvolgere "in primo luogo le singole amministrazioni e la società IF, ma anche gli operatori economici che gli appassionati di cicloturismo ‘incontreranno’ lungo il percorso".