Con.Ami Imola, la Lega prova a fare da paciere

Casalini e Marchetti: "Affrontiamo la questione con serietà e responsabilità, evitiamo le soluzioni azzardate"

Il consigliere del Carroccio, Daniele Marchetti

Il consigliere del Carroccio, Daniele Marchetti

Imola, 14 giugno 2019 - «Chiediamo di affrontare la questione Con.Ami con serietà e responsabilità, senza arrivare a soluzioni azzardate che, come abbiamo già avuto modo di vedere, porterebbero ad azioni inefficaci dal punto di vista operativo». E’ l’appello lanciato da una parte della Lega, quella che fa riferimento al commissario provinciale Daniele Marchetti (foto) e al segretario imolese Marco Casalini (ma non al capogruppo Simone Carapia), per sbloccare l’impasse del Consorzio dei 23 Comuni.

Come noto, c’è infatti da nominare il nuovo Cda dopo le dimissioni dell’ormai ex presidente Stefania Forte. Ed entro fine giugno va approvato il bilancio 2018. In questo senso, dopo che le parti sembravano essersi avvicinate nei giorni scorsi, mercoledì sera con l’incontro saltato in via Mentana si sono registrati dei passi indietro. Sul via libera al consuntivo, in particolare, quello sul quale il Cda uscente ha alzato le mani, di fronte alle titubanze dei suoi colleghi la sindaca Manuela Sangiorgi potrebbe alla fine dare disco verde in solitaria. Una mossa che avrebbe però evidentemente ripercussioni negative anche su un’eventuale nomina condivisa della nuova governance del Con.Ami. E così la Lega invita tutti alla calma.

«Dopo quasi un anno di discussioni e forzature, è ormai chiaro che il braccio di ferro non ha portato ad alcun risultato – è la lettura di Marchetti e Casalini –. In poche parole, nonostante l’importanza del Consorzio, siamo sempre punto e a capo». Per questo motivo, i due esponenti del Carroccio chiamano in causa (senza però citarla direttamente) la sindaca Sangiorgi: «Per amministrare bisognerebbe essere in grado di agire con responsabilità, facendo i conti con la realtà – osservano i leghisti –. Perché è vero, lo Statuto è stato modificato prima del cambio dell’amministrazione imolese, ma questo ormai rappresenta il passato».

Oggi, invece, «quasi tutti i Comuni appartenenti al Con.Ami sono ancora guidati dal Pd, quindi Imola si deve muovere in questo contesto. Non ci sono alternative – aggiungono Marchetti e Casalini –. Se è vero che la prima cittadina imolese spesso è mal consigliata, cosa sostenuta dalla ormai ex presidente del Cda dello stesso Con.Ami, magari provi ad ascoltare chi avanza critiche per il bene della nostra città».