Imola, crisi Pd. Iscritti quasi dimezzati

Solo 1.200 tessere confermate rispetto alle 2.100 dell’anno scorso. Nel 2014 erano 3mila

Matteo Renzi in riva al Santerno in occasione della Festa dell’Unità nazionale del 2017

Matteo Renzi in riva al Santerno in occasione della Festa dell’Unità nazionale del 2017

Imola, 15 settembre 2018 - La doppia batosta elettorale, in casa Pd, si ripercuote sul numero degli iscritti. Da tempo in difficoltà, mai come quest’anno il tesseramento locale stenta a decollare. Tanto per usare un eufemismo. La campagna partita a marzo dello scorso anno, e destinata a concludersi a inizio 2019, conta attualmente solo 1.200 sottoscrizioni contro le 2.100 con le quali si era chiusa quella precedente; a sua volta in calo rispetto a dodici mesi prima. Non si tratta di numeri ufficiali né tantomeno definitivi: quelle che circolano in questi giorni in viale Zappi sono però cifre che evidenziano comunque le difficoltà di un partito reduce da due pesanti ko alle urne. E che, oltre alla guida della città, alla tradizionale Festa Lungofiume e a un numero consistente di elettori fa oggi incredibilmente fatica a riprendere i suoi sostenitori più affezionati.

Sempre parlando di iscritti, per avere un quadro complessivo basta dare un’occhiata a quanto accaduto nell’ultimo lustro. Mettendo infatti da parte i tempi andati, e concentrandosi esclusivamente su quanto accaduto dopo l’exploit delle elezioni europee che per il Pd hanno rappresentato allo stesso tempo il punto più alto e l’inizio della fine, il quadro è drammatico. Il 2014, per l’ormai ex Partitone, si era chiuso con circa 3mila iscritti. L’anno successivo, il calo a 2.600. Una contrazione, quella delle tessere, che si era ripetuta, anche se con dimensioni più contenute, nel 2016 (2.300 iscritti) e lo scorso anno (2.100).

Il resto è storia recente. La campagna cominciata subito dopo le elezioni politiche, e come detto ancora in corso, rispecchia le difficoltà di un partito che – oltre a trovarsi all’opposizione in Parlamento – a livello locale pare ancora tramortito dalla sconfitta che gli ha tolto la guida del Comune per la prima volta. Affidato alle mani del segretario reggente Roberto Visani, che ha preso il posto di Marco Raccagna, nelle ore dell’apertura della sua «festa itinerante» a Sesto Imolese il Pd comincia a pensare al congresso locale. Presto per dire chi potrebbe essere la guida futura del partito, visto che già prima delle ferie era partita la gara a nascondersi. I nomi in lizza sembrano però, al momento, gli stessi dei giorni in cui si registrava l’uscita di scena di Raccagna. E dunque principalmente quelli dei giovani Marco Panieri e Giacomo Gambi, mentre la possibile candidatura di Davide Tronconi pare ormai archiviata. Ma per guidare i Dem locali potrebbe farsi avanti anche una donna, magari l’ex consigliera comunale Selena Mascia.