Daspo urbano Imola, si parte da scuole e parchi

Martedì l’ok del Consiglio. Individuate dalla Giunta le ‘zone rosse’

Andrea Longhi

Andrea Longhi

Imola, 28 luglio 2019 - L’intero centro storico, la zona del mercato coperto ‘Il Borghetto’ e quello in viale Rivalta. E ancora l’area della stazione, le scuole di ogni ordine e grado, tutti i parchi e gli impianti sportivi, oltre alla biblioteca e alle adiacenze degli ospedali (parcheggi in testa). Ecco dove potrà essere usato, già nei prossimi giorni, il cosiddetto ‘daspo urbano’.

Si tratta di uno strumento particolarmente atteso, mutuato come noto da quello attraverso il quale si allontanano i violenti dalle manifestazioni sportive, e la cui applicazione è stata chiesta dalle stesse forze di polizia all’assessore Andrea Longhi. Per questo motivo, il responsabile della Sicurezza nella Giunta della sindaca Manuela Sangiorgi porterà dopodomani in Consiglio comunale, dopo l’avvenuto passaggio in commissione, la modifica al regolamento di polizia urbana. Una modifica che di fatto recepisce la direttiva voluta nel 2017 dall’allora ministero dell’Interno, Marco Minniti (governo di centrosinsitra). E che dà innanzitutto più poteri alla Municipale in materia di tutela della sicurezza e del decoro.

Ai Comuni, in particolare, è stata data la possibilità di individuare, per l’appunto nelle pieghe del regolamento di polizia urbana, aree del territorio «da assoggettare a particolari tutele in caso di condotte che impediscano la libera accessibilità e la fruizione delle stesse». E di ‘zone rosse’ nelle quali far scattare il cosiddetto ‘daspo urbano’, quelle cioè dalle quali allontanare e vietare l’accesso a venditori ambulanti, parcheggiatori abusivi, ubriachi e accattoni molesti, come visto ce ne saranno presto tante anche in città.

Sull'approvazione, da parte del Consiglio comunale, di un provvedimento destinato a trovare consenso anche tra le file della Lega (ma l’introduzione dei daspo urbani erano anche nel programma elettorale del centrosinistra), non sembrano esserci troppi dubbi. Più interessante, semmai, sarà conoscere da quali zone della città verranno allontanati i molestatori.

In questo senso, un’area ormai da tempo presa di mira dagli sbandati, ma nella quale nelle ultime settimane la situazione è peggiorata sensibilmente, è quella della Galleria del Risorgimento. Nello spazio coperto di fronte a piazza Caduti per la libertà, a due passi dal Comune, le segnalazioni di bivacchi e liti continuano a ripetersi. E’ scesa in campo anche Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, che ha chiesto alla Giunta l’adozione di provvedimenti urgenti per arginare una situazione diventata ormai insostenibile.