Elezioni 2018, il Pd a Imola punta al tris

I designati Manca, Soverini, Zampa nel solco della tradizione. La campagna parte dal Molino Rosso

Poletti, Martina e Manca all'avvio della campagna elettorale

Poletti, Martina e Manca all'avvio della campagna elettorale

Imola, 3 febbraio 2018 - Parte dal Molino Rosso, davanti ai ministri uscenti Maurizio Martina e Giuliano Poletti, la campagna elettorale del Pd locale in vista delle elezioni politiche. Mentre a livello nazionale il partito appare sempre più fiaccato delle lotte interne, l’obiettivo di viale Zappi per il 4 marzo è perpetuare la tradizione. E cioè portare in Parlamento tutti i propri rappresentanti.

Tecnicamente l’imolese è solo uno, vale a dire Daniele Manca, che è già sul Frecciarossa. A differenza dei suoi predecessori, anziché per la Camera l’ex sindaco corre però per il Senato. Il suo nome è stato piazzato, dopo una lunga trattativa tra Roma e Bologna, passando ovviamente per le sponde del Santerno, in cima al listino proporzionale nel collegio che comprende mezza regione.

PD /  Tutti i candidati in Emilia Romagna

Poi però ci sono i bolognesi candidati nell’uninominale/maggioritario. Vale a dire Serse Soverini alla Camera per il collegio Imola-San Lazzaro, prodiano ulivista che in realtà nella coalizione di centrosinistra rappresenta ‘Insieme’, e Sandra Zampa al Senato (Bologna-Ferrara-Imola). In entrambi i casi, bisognerà vedere se la base – in primis quei 2.300 iscritti che il Pd conta ancora sul territorio nonostante il progressivo calo delle tessere – sceglierà la fedeltà al partito o alla ditta, intesa come quella di Pier Luigi Bersani, che nel frattempo assieme a Vasco Errani (tutti e due amatissimi almeno fino a qualche tempo fa da queste parti, con l’ex governatore impegnato anche nello stesso collegio di Manca), è migrato in Liberi e Uguali. Un partito, quello di Pietro Grasso, che non a caso nell’uninominale Imola-San Lazzaro schiera un’ex Pd decisamente nota sotto l’Orologio quale Paola Lanzon.

Una sfida che si ripeterà, amplificata, anche nel proporzionale Bologna-Imola (parliamo sempre di corsa a Montecitorio). Qui, mentre il Pd ha scelto di puntare su Carla Cantone, ex segretario dei pensionati della Cgil, e altri tre nomi frutto degli accordi tra il Pd del capoluogo emiliano e il Nazareno, in cima agli altri listini ci sono Bersani, Matteo Dall’Osso (M5s), Nunzia De Girolamo (FI) e l’imolese Gianni Tonelli (Lega).

"Abbiamo trenta giorni per salvare l’Italia dal populismo e dall’incapacità di Salvini e Di Maio, della Lega e dei 5 Stelle – ha detto ieri ai suoi il segretario territoriale dem, Marco Raccagna –. L’Italia che ci propongono è un Paese impaurito e rinchiuso in se stesso. Dall’altra parte ci siamo noi, con le nostre storie, con i nostri litigi, ma sempre capaci di mettere l’interesse generale davanti a tutto. C’è il Pd che vuole continuare a riformare il Paese nei prossimi anni. Ognuno di noi avrà molto da fare nelle prossime settimane, moltiplichiamo gli sforzi".