Elezioni Imola 2020, i candidati passano l’esame dei sindacati

Le proposte degli aspiranti primi cittadini al vaglio di Cgil, Cisl e Uil in un incontro al centro sociale La Tozzona. Ecco com’è andata

Pino Rago della Uil, Danilo Francesconi della Cisl e Mirella Collina della Cgil

Pino Rago della Uil, Danilo Francesconi della Cisl e Mirella Collina della Cgil

Imola, 11 settembre 2020 - Terzo confronto tra i candidati sindaci alle elezioni comunali del 20-21 settembre. Dopo un primo dibattito pubblico dedicato a sanità e politiche sociali (a inizio settimana), e un evento a 360 gradi sui temi della città (l’altra sera nel cortile di Palazzo Monsignani), ieri mattina le proposte dei cinque aspiranti alla fascia tricolore su lavoro, infrastrutture e ruolo degli enti locali sono passate al vaglio dei sindacati confederali. Da una parte del tavolo, nell’ambito di un incontro non aperto al pubblico al centro sociale La Tozzona, c’erano Mirella Collina, Danilo Francesconi e Giuseppe Rago, numeri uno locali di Cgil, Cisl e Uil. Dall’altra, Carmen Cappello (civica), Andrea Longhi (civico), Daniele Marchetti (centrodestra), Marco Panieri (centrosinistra) ed Ezio Roi (M5s). "C’è l’esigenza di aprire le istituzioni a un dialogo con le parti sociali", sono le parole della Cappello, che tra le altre cose auspica un rafforzamento del Circondario, spinge per dare maggiore spazio alle donne nel mercato del lavoro e per rendere il territorio più attrattivo per le imprese. Sulla "dignità del lavoro" insiste invece Longhi, che a proposito del ruolo dell’ente di via Boccaccio parla di possibile "mediazione" con Città metropolitana e Regione, e immagina una città più attrezzata in termini di pubblica sicurezza. Pur con varie sfumature, traspare una certa stanchezza nei volti e nelle risposte dei candidati sindaci, reduci dal confronto della sera prima e da una inedita campagna elettorale estiva particolarmente faticosa tra caldo, mascherine e distanziamento sociale. Nonostante ciò, quasi mai però gli aspiranti primi cittadini si rifugiano nella piaggeria. Il dibattito è, a sprazzi, anche stimolante. E, almeno in linea generale, le fratture del recente passato con i sindacati (il mandato dell’ex sindaca Manuela Sangiorgi) sembrano lontane. «Il nuovo sindaco dovrà unire nuovamente la città anche dal punto di vista economico", avverte Marchetti, secondo il quale comuni limitrofi come Castel San Pietro "ci stanno dando due giri in termini di investimenti". In questo senso, il candidato del centrodestra propone minore burocrazia, migliori collegamenti e riqualificazione delle aree dismesse per renderle più appetibili agli occhi degli imprenditori. Poi Panieri: "Nei prossimi anni ci aspetta una situazione complicata dal punto di vista economico, serve un patto per ripartire insieme investendo su formazione e sviluppo industriale attraverso quel dialogo istituzionale mancato in questi due anni", è la linea dell’ex segretario del Pd. Infine, la parola a Roi: "Bisogna guardare al futuro in modo diverso da quello guardato fino a ieri", avverte il candidato sindaco del M5s, che mette al centro del programma la sostenibilità ambientale. "Tra pochi mesi ci sarà una crisi molto grave – conclude –. E se stiamo fermi ad aspettare, tutto ci travolgerà".