Imola, elezioni comunali. M5s, sfida Cavina-Sangiorgi

Candidato sindaco: cinque in lizza. Oggi il voto e domani l’annuncio

Manuela Sangiorgi e Patrik Cavina

Manuela Sangiorgi e Patrik Cavina

Imola, 23 marzo 2018 - In prima fila Patrik Cavina e Manuela Sangiorgi (con pole position appannaggio maschile), dietro gli altri: oltre a Claudio Frati ed Ezio Roi, entrambi non eletti alle ultime politiche e destinati a entrare nell’eventuale prima Giunta non di sinistra nella storia della città, anche l’outsider Valerio Giovetti. Eccola la griglia di partenza del M5s in vista delle prossime amministrative.

L’assemblea degli attivi, una cinquantina i componenti, deciderà questa sera sia chi lanciare nella corsa alla poltrona di primo cittadino che il suo potenziale vice. Si annuncia una corsa a due, con Cavina e Sangiorgi, che hanno dato la loro disponibilità a mettersi in gioco, pronti a un testa a testa all’insegna comunque del fair-play. Ma nella votazione dei grillini (nessuna consultazione online, tranne forse qualche voto che potrebbe arrivare via chat da parte di quanti saranno impossibilitati a partecipare alla riunione) potrebbero raccogliere consensi anche altri nomi.

Non quello degli altri due ex consiglieri comunali uscenti del M5s, Daniele Baraccani e Claudia Resta, che già da tempo si sono chiamati fuori dalla contesa. Piuttosto quelli dei già citati Frati, candidato sindaco anche nel 2013, e dell’ex pretore Roi. Quest’ultimo, però, nonostante a 70 anni abbia accettato di correre per il Senato lo scorso 4 marzo, ha sempre detto di ritenere quello di primo cittadino un mestiere troppo gravoso. Impensabile però – e il discorso vale anche Frati – che il M5s non tenga conto del suo profilo per un’eventuale Giunta (magari con delega alla Legalità) nel caso in cui riuscisse davvero l’operazione ribaltone. E poi c’è Giovetti, professione insegnante, del quale su queste pagine abbiamo ospitato un accorato intervento pro M5s proprio all’indomani delle elezioni politiche.

I vincitori della consultazione con la base saranno proclamati domani mattina, alle 10, sotto la Galleria del centro cittadino (lato Bar Roma). E’ in quella sede che verrà aperta la busta con il nome del candidato sindaco e del suo vice. Insomma, si ripeterà – chiaramente su scala decisamente ridotta - quanto accaduto a Roma nei mesi scorsi, quando l’aspirante premier Luigi Di Maio venne incoronato proprio dal voto degli attivisti. «L’opportunità è storica – assicurano i pentastellati, che sperano di far partecipare all’appuntamento di domani mattina anche un big del Movimento –. Imola deve essere liberata dai partiti. Il M5S mette in campo il proprio sindaco e vicesindaco affinché tutta la città abbia il tempo di conoscere, partecipare, scegliere e finalmente cambiare la nostra amata città».

Dei tre schieramenti principali, i grillini sono dunque quelli che presenteranno per primi il loro candidato. Il centrodestra, nonostante l’accordo sia a portata di mano, non ha infatti ancora trovato il nome ‘esterno’ capace di unire Lega Nord e Forza Italia. Stessa cosa per il Pd, dove però l’ipotesi di puntare su un civico appare al momento meno concreta della possibilità di affidare le proprie chance di vittoria a un politico.