Elezioni comunali 2019, il Pd del circondario di Imola mischia le carte

Fuori gara la sindaca Rivola, Ponti e Mortero in dubbio. Ecco i nuovi volti

Il sindaco  di Fontanelice Athos Ponti

Il sindaco di Fontanelice Athos Ponti

Imola (Bologna), 25 febbraio 2019 - Cominciano a delinearsi le candidature in vista del voto per le elezioni amministrative di maggio. Sono otto su dieci, nel circondario, i comuni chiamati alle urne: tutti tranne Imola e Castel del Rio. In sette casi su otto, la fascia tricolore è indossata da sindaci del centrosinistra, con Luca Albertazzi di Dozza che dal 2014 interrompe un’egemonia mai così tanto a rischio come in questa tornata.

A Castel San Pietro e Medicina, i comuni più grandi, è possibile – almeno sulla carta – il ballottaggio. In entrambi i casi, il Pd appare più avanti nel cammino verso l’appuntamento con le urne. Sotto il Cassero, Fausto Tinti – che si è già detto disponibile a un mandato bis – pare sempre più vicino all’investitura ufficiale del partito e della coalizione. A Medicina, invece, dove Onelio Rambaldi non può ricandidarsi avendo già trascorso due mandati alla guida del Comune, il candidato c’è già. Ed è il vicesindaco Matteo Montanari.

Gli altri, M5s e Lega su tutti, che sulla scorta di quanto accaduto a Imola lo scorso anno sognano il ripetersi dell’effetto gialloverde in un eventuale ballottaggio, giocano ancora a carte coperte.

Snodo cruciale di questa tornata elettorale sarà la Vallata del Santerno, già fortemente contesa cinque anni fa, e che nelle intenzioni del centrosinistra avrebbe dovuto presentarsi a questo appuntamento con le amministrative come un comune unico. Nei giorni scorsi, a Casalfiumanese, gli iscritti hanno decretato la candidatura dell’assessora Beatrice Poli al posto di quella della sindaca uscente (ma solo al primo mandato) Gisella Rivola; scontata la presenza di una lista di centrodestra e di un’altra legata al M5s. Scenario simile nella vicina Borgo Tossignano: in attesa che venga deciso il destino della prima cittadina Clorinda Mortero (ricandidatura in dubbio), si sono già fatti avanti il centrodestra a trazione civica, che punta su Brigida Miranda, e il M5s, ponto a scegliere tra Andrea Trevisan e Sara Manzoni. Lo schema potrebbe riproporsi uguale anche a Fontanelice, dove il sindaco Athos Ponti pare destinato a fermarsi pure lui al primo mandato.

A Castel Guelfo, invece, sono già note due candidature: quella del centrosinistra, con il vicesindaco Claudio Franceschi in corsa al posto della prima cittadina Cristina Carpeggiani, e quella di un esponente del centrodestra come Claudio Rossi. Quest’ultimo, in particolare, spera nel sostegno di Lega, Forza Italia e – perché no – della civica ‘La tua Castel Guelfo’ di Francesco Dalto. Centrosinistra lanciatissimo a Mordano, dove nei giorni scorsi è stata ufficializzata la discesa in camp dell’assessore Nicola Tassinari come candidato sostituto di Stefano Golini, sindaco ormai da due lustri. E infine, ecco Dozza: tra le mura dipinte, il centrosinistra ha fatto fatica nel 2014; figurarsi oggi. E pure centrodestra e M5s partono in rincorsa rispetto all’attuale sindaco civico Albertazzi, destinato a ricandidarsi dopo il clamoroso successo di cinque anni fa.