Elezioni comunali Imola 2020, Panieri pronto a candidarsi sindaco

Il segretario del Pd lascia la guida di viale Zappi. A giorni è atteso il via libera della coalizione di centrosinistra alla sua corsa a sindaco

Marco Panieri con Francesca Marchetti, ora segretaria reggente del Pd imolese

Marco Panieri con Francesca Marchetti, ora segretaria reggente del Pd imolese

Imola, 23 giugno 2020 - Marco Panieri lascia la guida del Partito Democratico imolese. L’ormai ex segretario ha annunciato le proprie dimissioni ieri sera nel corso di una Direzione territoriale arrivata al termine di una giornata che ha segnato un’improvvisa accelerazione, nelle file dei Dem, verso le elezioni comunali del 20-21 settembre. L’incarico di guidare il Pd è stato affidato pro tempore alla consigliera regionale Francesca Marchetti, in qualità di reggente. Il passo indietro di Panieri è però in realtà una rincorsa: tolta la scomoda giacca di numero uno di viale Zappi, è ora destinato a essere indicato dalla nascente coalizione di centrosinistra come candidato sindaco. E il via libera, se non ci saranno improbabili strappi con gli alleati o veti interni dell’ultimo momento, è atteso nel giro di pochi giorni. Tra poco meno di tre mesi Panieri sarà chiamato molto probabilmente a scontrarsi, oltre che con gli aspiranti primi cittadini del M5s e della coalizione del centrodestra, anche con l’ex consigliera comunale Carmen Cappello. Alfiera del centrosinistra alle amministrative del 2018, quando era stata sostenuta anche dal Pd nella sfortunata campagna contro Manuela Sangiorgi, la civica ha infatti annunciato già da tempo l’intenzione di correre ‘in solitaria’ nella prossima tornata elettorale. In realtà, il progetto della Cappello è appoggiato dai renziani di Italia viva (partito del quale sua sorella Giovanna è referente locale) e potrebbe essere sposato anche da altre realtà che non si riconoscono nella coalizione di centrosinistra. Tra queste, di sicuro non ci sarà il Pci imolese, che per bocca di un altro ex candidato sindaco, Filippo Samachini (nel 2018 provò la scalata con ‘Sinistra unita’), ha già fatto sapere che pur restando scettico sull’operato del Pd nazionale sosterrà il progetto di viale Zappi. Per chiudere il cantiere e togliere il cartello dei lavori in corso, cominciati ormai mesi fa, bisogna però che anche gli altri alleati più o meno storici dei Dem sciolgano le rispettive riserve indicando il nome del non più segretario Panieri. Il ‘sì’ è atteso innanzitutto dai gruppi civici facenti parte della coalizione di due anni fa, quella che come detto puntò su quella Cappello oggi avversaria. E cioè le compagini che ruotano attorno a Giuseppina Brienza (a sinistra) e Romano Linguerri (al centro). L’ambizione del Pd di Panieri, che verosimilmente sarà sostenuto da una lista civica come è stato di recente per Stefano Bonaccini nella corsa-bis alla Regione, è però quella di tenere in squadra anche chi a gennaio è sceso in campo contro il centrodestra proprio a fianco del presidente riconfermato: Azione (referente locale l’ex deputata Mara Mucci) e, in una declinazione chiaramente più locale, anche quella Emilia-Romagna coraggiosa rappresentata da queste parti tra gli altri dall’ex consigliera regionale Anna Pariani.