Pd, la Festa trasloca all’Osservanza. "Puntiamo a iniziare il 23 giugno"

Il segretario Raccagna annuncia lo spostamento: "Luogo fantastico"

Marco Raccagna

Marco Raccagna

Imola, 25 gennaio 2018 - L’idea di spostare la Festa dell’Unità dal Lungofiume – rinnovando il format della manifestazione – tiene banco in casa Pd ormai da tempo. Ora, dopo che quattro mesi fa le sponde del Santerno hanno ospitato la (discussissima) kermesse nazionale dem, il trasloco in una zona più centrale della città è pronto: stand, palchi e tavoli vanno all’Osservanza; assieme all’anticipo della data di inizio dello storico appuntamento politico-gastronomico sulle cui attuali capacità di attrarre pubblico tanto si dibatte.

«Abbiamo cercato di sovrapporci il meno possibile con altre manifestazioni – premette il segretario territoriale del Pd, Marco Raccagna –. La Festa vorremmo organizzarla dal 23 giugno all’8 luglio. La scelta dell’Osservanza? Vorremmo in questo modo anche contribuire per quanto possibile a far vivere di più agli imolesi quel luogo fantastico della città. Un luogo che immagino in futuro sarà utilizzato anche da altri per manifestazioni di vario genere. Il tutto naturalmente senza arrecare disturbo a chi vive nei dintorni».

Il primo pensiero, come da copione, è per i volontari, protagonisti assoluti anche dell’ultima manifestazione sul Lungofiume, sottotono a livello di presenze ma capace comunque di chiudere in utile. «Saranno come sempre determinanti e a loro va già il mio ringraziamento – manda a dire Raccagna –. Avremo certamente la Chiocciola e stiamo valutando quanto dare spazio all’offerta di privati o a eccellenze di altre regioni. L’obiettivo è costruire un’offerta ricreativa e politica che permetta alle persone di stare bene negli spazi della Festa e trascorrere con noi non solo il tempo della cena, ma l’intera serata». Spazio dunque – nella speranza per viale Zappi che le condizioni atmosferiche siano migliori di quelle che lo scorso settembre hanno messo a durissima prova il carrozzone nazionale – a spettacoli musicali e comici, buskers, circo di strada, compagnie di ballo imolesi, mostre e cinema. «Queste, oltre alle solite bancarelle e ai bar, sono le opzioni che stiamo valutando», ammette infatti il segretario Pd.

Particolare non da poco, il fatto che alla Festa di giugno si arriverà dopo due appuntamenti elettorali cruciali: 4 marzo (nazionali) e maggio/giugno (amministrative). Detto che non sfugge il tentativo di Raccagna di alleggerire il dibattito sulla scelta del candidato sindaco del centrosinistra, «quella della Festa è una costruzione lunga che dovrà andare in parallelo con l’attività politica», ricorda il numero uno di viale Zappi. Convintissimo nel sostenere l’ex sindaco Daniele Manca nella sua corsa al Parlamento, sulle amministrative Raccagna frena: «La coalizione è il nostro Santo Graal. Non per calcolo, ma per convinzione: le sfide e le complessità dei prossimi anni richiedono una responsabilità di governo che si allarghi a più culture». E guardando al futuro conclude: «Sarà l’ultima Festa che organizzo da segretario di questa Federazione. Sarà ancora una volta per me un onore».