Imola, Roi (M5s): "Riforma della giustizia e più polizia"

L’ex pretore punta al Senato con i grillini: "Politica serva delle banche"

Claudio Frati, al microfono, al fianco di Ezio Roi, ieri alla presentazione delle loro candidature alle Politiche

Claudio Frati, al microfono, al fianco di Ezio Roi, ieri alla presentazione delle loro candidature alle Politiche

Imola, 4 febbraio 2018 - ​Cinque anni fa, il 3 febbraio 2013, Beppe Grillo riempiva piazza Gramsci in un’assolata domenica mattina, portando anche in riva al Santerno la campagna per le Politiche. Esattamente un lustro dopo, nella vicina Galleria del centro cittadino (mentre fuori nevica), il M5s che prova a camminare con le proprie gambe, senza più il sostegno del papà-comico, annuncia i propri candidati imolesi alle elezioni del 4 marzo. Non uno, come nel 2013, quando portare a Roma Mara Mucci (nel frattempo entrata a Montecitorio, ma uscita dal Movimento) sembrava un miraggio e non certo per colpa dell’allora candidata grillina; ma addirittura due. Uno alla Camera, Claudio Frati, che cinque anni fa di questi tempi si preparava a sfidare il sindaco Daniele Manca (poi rieletto al primo turno); un altro al Senato, Ezio Roi, residente a Budrio ma per diversi anni pretore di Imola.

«La politica si è resa serva delle grandi banche – attacca davanti ai suoi il magistrato a riposo, oggi 70enne, rappresentazione plastica dell’evoluzione compiuta dal M5S anche a queste latitudini –. Servono una modifica strutturale della giustizia e il potenziamento degli organi di polizia. Qualche decennio fa funzionavano entrambi meglio, bisognerebbe guardare indietro per andare avanti».

Né Roi né Frati sono usciti dalle contestate Parlamentarie online, ostacolo davanti al quale si sono fermati diversi aspiranti deputati e senatori M5s del territorio che sognavano un posto nei listini per il proporzionale. I loro nomi sono stati infatti indicati direttamente da Luigi Di Maio e dal suo staff. Entrambi candidati nei rispettivi collegi uninominali che fanno riferimento al territorio imolese, Roi e Frati si troveranno di fronte due prodiani bolognesi: Sandra Zampa (Senato) e Serse Soverini (Camera). Difficile capire oggi, a Imola, il reale peso elettorale del Movimento. Detto che in pole-position vanno comunque messi – quantomeno per tradizione – i candidati del Pd, o meglio della coalizione di centrosinistra, ancora più difficile stabilire se i grillini-pentastellati partono in prima in fila o magari in seconda, dietro al centrodestra.

«Queste saranno elezioni storiche – assicura Frati ribadendo quanto un concetto già espresso nei giorni scorsi –. Saremo chiamati a decidere se mettere in sicurezza o meno la nostra economia. Se difendere quel lavoro che fonda la nostra Repubblica. E’ inaccettabile che un’istituzione sovranazionale possa decidere la sopravvivenza di un Governo legittimamente eletto, anche se non era il nostro, come accaduto nel 2011. E questa è una cosa che dovrebbe preoccupare tutti gli italiani, perché se una volta i mercati ci fanno favore di disarcionare Governo che a noi non piace, la volta successiva potrebbe capitare l’esatto contrario».