Manuela Sangiorgi "Pronta a rientrare con un progetto civico"

L’ex sindaca: "Guardo la politica da spettatrice, ma la voglia è rimasta. La Lega? A quest’ora dovevo essere in Regione…"

Manuela Sangiorgi

Manuela Sangiorgi

Imola, 7 giugno 2020 - Sembrano lontani, nonostante risalgano soltanto allo scorso autunno, i tempi in cui l’allora sindaca Manuela Sangiorgi viveva le sue giornate in Municipio come fossero un giro continuo sulle montagne russe. "Sono tornata a guardare la politica da spettatrice", racconta serafica lei che nei suoi 18 mesi scarsi di mandato è sembrata spesso una pentola a pressione pronta a esplodere. "E oggi vedo la mia Imola in una sorta di reality-show interpretato da personaggi di basso livello – è l’affondo ingeneroso, che arriva al termine di una settimana nella quale il M5s è tornata ad attaccarla duramente –. C’è chi cerca consenso al centro, ma poi troverà un accordo con il Pd. E chi invece apre alle liste civiche rafforzando un’idea che avevo già: cioè che negli ultimi mesi del mio mandato c’erano stati avvicinamenti e simpatie".

Ex sindaca Sangiorgi, in settimana il Movimento ha chiesto scusa agli imolesi per averla scelta come candidata nel 2018, accusandola tra le altre cose di aver ‘buttato all’aria un progetto che stava crescendo da molti anni’ e di non aver saputo mediare sulla questione delle società partecipate. "E invece abbiamo lavorato bene come Giunta e avremmo continuato a farlo, se avessimo avuto una maggioranza diversa. Vedo che su alcuni argomenti il commissario Izzo ha continuato a lavorare sul solco tracciato dalla mia amministrazione, alla quale va riconosciuto il merito di aver ottenuto risposte importanti come il convitto universitario all’Osservanza. Quanto alle partecipate, Area Blu ho sempre detto che non funziona. Va rivista".

Manuela Sangiorgi (Serra)

Cos’è successo dopo le sue dimissioni, a ottobre 2019? "Ho ricevuto tanti attestati di stima: semplici cittadini, ma anche persone con un ruolo apicale in città. Mi è dispiaciuto abbandonare, ma non c’era altra scelta. La maggioranza non era più con me, nonostante mi spendessi tanto. Sono stati poco affidabili. Tornassi indietro, starei più attenta nella scelta dei compagni di viaggio. In pochi hanno fatto naufragare un sogno. Ora mi auguro solo che a settembre ci sia una lista civica con persone nuove, che abbiano soluzioni per Imola. Ma non quelle minestre riscaldate che vedo, anche nel centrodestra: progetti di discontinuità veri come a Ferrara e a Forlì". Sta pensando di presentarsi alle prossime elezioni comunali? "Per ora resto alla finestra, ma sono a sempre a disposizione per progetti seri. La voglia di fare politica mi è rimasta, ho anche avuto proposte a livello nazionale in questo periodo. Diciamo che mi guardo attorno". Torniamo al tormentone della Sangiorgi candidata con la Lega? "A quest’ora sarei dovuta essere in Regione con loro, a sentire certe illazioni. Hanno fatto dei film; e invece io della Lega non ho nemmeno la tessera. Solo bassezze che hanno coinvolto il mio fidanzato, alcune delle quali stanno andando avanti nelle sedi opportune". In questi giorni il M5s locale ha aperto alle altre forze politiche, e in particolare sembra pronto ad avvicinarsi al civismo. È una strada che la convince? "Assolutamente no. A Imola ci si conosce, tanti hanno pesato le persone per le parole spese. Vediamo in quanti si fideranno alle prossime elezioni".