Imola, ecco il decalogo della natura

Le nuove norme eliminano i passaggi burocratici per i privati che intendano riqualificare le aree di proprietà

Nuovi alberi

Nuovi alberi

Imola, 5 dicembre 2017 - Passate al vaglio dell’apposita commissione consiliare le modifiche al regolamento comunale del verde. Il nuovo testo, che dovrà ricevere l’ok da parte del Consiglio, va nella direzione, per dirla con le parole dell’assessore all’Ambiente Davide Tronconi, di «una maggiore chiarezza e semplificazione delle procedure che vedono coinvolti i cittadini». L’amministrazione ha infatti evidenziato la necessità di apportare alcune semplificazioni amministrative per gli imolesi, che, dovendo effettuare interventi sul verde, devono preventivamente comunicare o acquisire consensi dagli uffici preposti. Scopo delle modifiche è inoltre definire con maggiore dettaglio i compiti dell’amministrazione e del cittadino rispetto al verde pubblico con manutenzione a carico del privato a seguito di convenzione urbanistica, nonché disciplinare le modalità di intervento dei gestori di aree verdi pubbliche, quali centri sociali e aree Peep, al fine di riportare in un unico testo la definizione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a carico di privati. Detto ciò, per l’assessore Tronconi, alcune delle principali modifiche regolano i casi in cui è possibile abbattere o trapiantare piante (con circonferenza del fusto superiore a 90 centimetri) in aree private e pubbliche non di proprietà comunale. «Per quanto riguarda le situazioni di alberi pericolanti, è stato tolto l’obbligo di effettuare a priori una perizia tecnica – dichiara -. Stessa cosa per i danni causati dalle radici a impianti o infrastrutture. Si procede dunque senza l’obbligo di presentare una perizia, naturalmente fermo restando la necessità, da parte del cittadino, di comunicare l’intervento agli uffici competenti».

Ecco i casi in cui è possibile, previa comunicazione, abbattere una pianta: esemplari morti o in avanzato stato di deperimento; insufficienti spazi di sviluppo vitale per la pianta; stabilità compromessa; pubblica utilità; danni oggettivamente riscontrabili a strutture o impianti tecnologici; a seguito di sentenze giudiziarie o in ottemperanza a dispositivi di legge; ristrutturazioni del verde. Quest’ultimo punto, in particolare, va incontro ai «casi di vecchie lottizzazioni in città – prosegue Tronconi – con condomini che desiderano riqualificare le aree verdi». Per gli interventi di cui sopra è sufficiente presentare comunicazione in Comune. Trascorsi 15 giorni, il cittadino è legittimato a eseguire l’intervento. In caso di emergenza per gravi danni subiti per cause naturali, l’intervento dovrà essere anticipato via mail (o fax) all’ufficio preposto al verde, e potrà essere eseguito immediatamente. Nuove regole anche per le potature, che dovranno essere effettuate esclusivamente per eliminare rami secchi, lesionati o con problemi fito-sanitari, ridurre il rischio di cedimenti strutturali, rimuovere ostacoli alla circolazione, evitare interferenze con impianti tecnologici esistenti. Novità anche in tema di verifiche, in quanto l’ufficio competente potrà eseguire controlli, anche a campione, direttamente o attraverso guardie ecologiche ambientali volontarie, al fine di verificare l’avvenuta sostituzione delle piante abbattute.