Anastacia, Giada Maragno è la sua controfigura

Sostituirà la cantante americana nel lungo tour da 70 date 'We will rock you'

Giada Maragno

Giada Maragno

Imola, 14 ottobre 2019 - Lo sguardo da superstar dietro le lenti rosa e la giacca di pelle lunga fino ai piedi. E’ il look piuttosto rock di Giada Maragno, la ragazza che aveva un sogno. Un sogno cominciato negli anni 2000, quando la voce di Anastacia risuonava in tutti i televisori del mondo come biglietto da visita di una nota compagnia telefonica. Lei – Giada –, appena dieci anni a quei tempi, già aveva le idee chiare su quale sarebbe stato il suo lavoro. In ogni caso, mai si sarebbe mai aspettata di diventare la ‘controfigura’ della cantante statunitense.

Non si misurerà con successi come ‘Left outside alone’ e ‘Sick and tired’ la 31enne imolese, ma sarà la sostituta di Anastacia (in gergo ‘alternate’) nel lungo tour da 70 date di ‘We will rock you’, il musical dedicato ai Queen di ‘Tec Enterntainment’ e ‘Peep arrow production’.

I successi dell’immortale band britannica non sono di certo un territorio inesplorato per Giada: tutta l’estate l’ha passata in tour con ‘Queen at the opera’, il concerto rock sinfonico sempre ispirato a Freddie Mercury e compagnia. Saranno quattro mesi di spettacoli in giro per l’Olanda quelli che aspettano la ‘nostra’ cantante. Da novembre fino a febbraio la compagnia di Massimo Romeo Piparo toccherà le città di Amsterdam, Hengelo e The Hague. Giada, in alternanza con la collega sudafricana Tia Architto sostituirà Anastacia nel ruolo della ‘Killer Queen’. Merce rara – oramai – chi della propria passione è riuscita a farne un lavoro. «La musica è sempre stato il mio sogno – racconta –. Così, dopo le superiori, sono andata a studiare all’accademia di Parma ‘Professione musical Italia’».

La gavetta non è mancata: prima le rock-band dell’adolescenza a farsi le ossa con i successi dei Deep Purple. Dopo, tre anni passati sulle navi da crociera, e infine il primo spettacolo importante: ‘Sister Act’ con Whoopy Goldberg. Da quel momento la carriera di Giada è decollata e la piadina della mamma, Carla Maiullaro riesce a mangiarla solo ogni tanto, perché è sempre in giro per il mondo. E’ proprio grazie alla ristorazione però che la 31enne ha iniziato a coltivare la sua passione: «Mia madre, che prima gestiva il ristorante ‘La Bicocca’ sulla Montanara, mi comprò un pianoforte, e nelle pause fra un servizio e l’altro studiavo musica – racconta Giada –. Poi, quando aprì la piadineria ‘Le 3 Marie’ iniziai a darle una mano per pagarmi gli studi».

Tanti in Italia quelli che faticano a spiccare il volo grazie alla musica, Giada è fra quelli che ce l’hanno fatta, ma cosa manca al nostro Paese? «Non di certo i talenti – precisa – ce ne sono tantissimi ma rimangono un po’ troppo nell’ombra. Qui contano più i personaggi creati dai talent show, insomma, servono un po’ di realtà e di apertura mentale: dallo Stato, che come tanti altri in Europa potrebbe garantire degli incentivi ai musicisti, fino alle persone, che restano chiuse in casa, condizionate da troppa televisione, e troppo poco teatro».