Imola, 10 giugno 2017 - Il loro ritorno in Italia nella formazione originaria (quella che li ha resi celebri oltre due decadi fa) era atteso dall’inizio degli anni Novanta. E i Guns N’ Roses, questa sera all’Autodromo di Imola, di certo non hanno deluso le aspettative degli 85mila fan che come previsto hanno gremito fin dal mattino, dopo essersi sottoposti a rigidi controlli di sicurezza, il paddock dell’Enzo e Dino Ferrari.
Poi, dopo l'inizio sulle note di 'It's So Easy', dal primo disco annata '86 'Appetite for destruction', è stato un alternarsi di hit celebri, conosciute anche dai non fedelissimi ('Welcome to the Jungle' e 'Sweet Child O’ Mine' su tutti), e pezzi storici, quelli grazie ai quali negli anni Novanta i Guns N’ Roses hanno scalato le classifiche di vendita mondiali. Immancabili le cover di brani mitici, altro marchio di fabbrica della band: è il caso di 'Knockin' on Heaven's Door', nota soprattutto tra i giovani più per la reinterpretazione di Axl Rose che non nella versione originale di Bob Dylan.
Insomma, a due anni di distanza dal concerto in Autodromo degli AC/DC, altra band leggendaria del panorama internazionale che ha riportato il rock in riva al Santerno dopo i fasti dell’Heineken Jammin’ Festival, Imola si regala una nuova serata da incorniciare.